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14/03/2013 23:11:00

Cresce l'export nel Mezzogiorno e nelle isole

Rispetto ai tre mesi precedenti, le vendite di beni sui mercati esteri risultano invece in calo per l’Italia nord-occidentale (-2,6 per cento) e nord-orientale (-1,3 per cento) e sono pressoché stazionarie per l’Italia centrale (-0,1 per cento). Lo rende noto l’Istat che rileva come lo scorso anno la dinamica delle esportazioni sia ampiamente superiore alla media nazionale (pari al +3,7 per cento) per le regioni dell’Italia insulare (+21,3 per cento) e centrale (+6,3 per cento). Le regioni nord-occidentali (+3,5 per cento) e nord-orientali (+1,1 per cento) conseguono risultati positivi ma inferiori alla media, mentre sono in lieve diminuzione le vendite dell’Italia meridionale (-0,2 per cento). Le regioni che contribuiscono di più alla crescita dell’export nel 2012 (spiegando quasi l’80 per cento dell’aumento delle esportazioni nazionali) sono Lombardia (+3,7 per cento la variazione sull’anno precedente), Sicilia (+21,2 per cento), Toscana (+6,9 per cento), Emilia-Romagna (+3,1 per cento) e Sardegna (+21,5 per cento). Tra le altre regioni in espansione sui mercati esteri nel 2012 si segnalano come particolarmente dinamiche: Umbria (+7,6 per cento), Puglia (+7,3 per cento), Marche (+6,0 per cento), Lazio (+5,1 per cento) e Liguria (+4,1 per cento). Sensibili flessioni si registrano per Basilicata (-17,5 per cento) e Friuli-Venezia Giulia (-8,9 per cento). Nel 2012 risultano in significativa crescita le esportazioni di coke e prodotti petroliferi raffinati dalla Sicilia e dalla Sardegna, di articoli farmaceutici e chimico-medicinali dal Lazio, di macchinari e apparecchi n.c.a. dalla Lombardia. Nello stesso periodo si rileva una flessione delle esportazioni per mezzi di trasporto (autoveicoli esclusi) dal Friuli-Venezia Giulia e dalla Toscana, macchinari e apparecchi n.c.a. dal Friuli-Venezia Giulia e computer, apparecchi elettronici e ottici dalla Lombardia. Tra le province con il più elevato contributo alla crescita dell’export nazionale, le più dinamiche sui mercati internazionali sono Siracusa, Arezzo, Cagliari, Bergamo, Alessandria, Firenze, Massa-Carrara, Varese e Monza e della Brianza.