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29/03/2013 05:10:19

Il Kempinski dice addio a Mazara. Il "Giardino di Costanza" perde il marchio

Sarà effetto della crisi, ma anche delle recenti inchieste giudiziarie che hanno coinvolto il management dell'albergo e della procedura fallimentare in corso al Tribunale di Marsala della società proprietaria della struttura.

Il  Kempinski, catena tedesca di hotel di lusso (52 strutture in tutto il mondo), aveva cominciato il rapporto con  la Mediterranea spa, la società trapanese presieduta da Giovanni Savalle, nel 2004. Il “Giardino di Costanza”, sorge a Mazara del Vallo, in un baglio dell'ottocento con 99 stanze  e suite da  3.400 euro a notte, palme, piscine, idromassaggio in camera, due penthouse suite con piscina privata; due ristoranti; un centro congressi da 260 posti e la beauty farm più grande della Sicilia e tra le maggiori d`Europa. Era l`unico impianto ricettivo in Italia targato Kempinski.

Dal prossimo 20 aprile il “Giardino di Costanza” riaprirà i battenti orfano del prestigioso marchio.  “Lo scorso 15 gennaio – dicono dalla società – abbiamo deciso in accordo con Kempinski di rescindere il contratto. D`altronde quei successi che ci saremmo aspettati non sono mai arrivati. Adesso – aggiungono dalla società – l`albergo sarà gestito direttamente da una società milanese che fa capo a Matteo Bizzi, manager che, per intenderci, gestisce anche alcuni degli alberghi di Briatore”.  “Assicuriamo a tutti quanti – dice il neo direttore Cesare Clemente – che non lasciamo, ma rilanciamo sul territorio. Lo standard resterà altissimo, manterremo intatto il know how e il personale sarà sempre lo stesso. Il Giardino di Costanza è un gioiello unico in Sicilia e resterà tale”. 

La crisi che sta investendo il comparto turistico ha infatti colpito anche il settore delle “vacanze di lusso”, fino a poco tempo fa considerate al riparo da picchi dei consumi. “Le prenotazioni sono calate del 30%” ha dichiarato poco tempo fa Savalle. Che, nell`ultimo anno, ha dovuto fare i conti anche con una inchiesta della magistratura su una presunta truffa ai danni dell`Unione europea. Accusa dalla quale Savalle si è sempre difeso: “I fondi sono stati regolarmente spesi. Il provvedimento riguarda un’indagine avviata nel 2007 e i fondi in discussione sono quelli previsti dal patto territoriale Trapani Sud, pari a 6,5 milioni di euro, che sono stati regolarmente spesi dalla società Mediterranea spa per la costruzione dell’hotel”.