L'appuntamento, promosso dalla Fondazione San Vito onlus, ha visto la partecipazione della Polizia stradale di Trapani ed è stato rivolto ai circa 80 ragazzi, in gran parte tunisini, dagli 11 ai 17 anni, che fanno attività pomeridiana nell'ambito del progetto «Voci dal Mediterraneo». E' stato il vicequestore aggiunto Nicolò D'Angelo a illustrare i rischi del mancato rispetto delle principali norme di sicurezza sulla strada. «E' importante - ha detto - spiegare a questi giovani i rischi sulla strada, cosa comporta il mancato utilizzo sia del casco, che prevede fino a 200 euro di multa e il sequestro del mezzo, sia della cintura di sicurezza. Circostanza questa per la quale vengono sottratti 5 punti dalla patente, per non parlare della guida dopo aver bevuto alcolici. Se viene contestata la guida in stato di ebbrezza scatta la confisca del mezzo. Ma al di là delle sanzioni il mancato rispetto delle regole è pericoloso per la propria vita e per quella degli altri, questo è un messaggio di coscienza e responsabilità». Dopo la visione di un filmato e una discussione a cui ha assistito anche il gruppo anziani del centro, il comandante provinciale della Polstrada e i suoi uomini hanno mostrato alcuni apparecchi in loro dotazione. «Questa lezione - ha detto Annamaria Lodato, coordinatrice del progetto - è stata molto importante. Questo è il primo di una serie di incontri che hanno l'obiettivo di combattere la diffidenza che spesso nutrono i giovani verso chi amministra o fa rispettare la legge». Soddisfazione anche dall'assistente sociale Marilena Campagna e dell'animatrice socioculturale Debora Messina che ha sottolineato: «I ragazzi devono prendere coscienza che quando si esce da casa vige il Codice della Strada».