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15/04/2013 05:20:32

Calunnia: continua il processo a Correra. Imart: nuova sfilata di testimoni a Marsala

 Dure le parole dell'avvocato Paolo Paladino, legale di Massimo Billitteri, al termine dell'udienza: "In questo processo in cui la responsabilit di Correra è assolutamente evidente, si dimostra ancora la sua totale inaffidabilità, soprattutto per le accuse che lui muove a Sieri e Billitteri, come tra l'altro si sta evidenziando sempre più nel processo per estorsione dove è parte offesa". 

09,00 - Ricca pagina di giudiziaria, oggi, facciamo il punto sulle udienze dei principali processi tra Marsala e Trapani.

TRUFFA. Nuova udienza del processo che a Marsala vede imputato l’imprenditore agricolo Antonio Correra, per truffa. Il processo nasce dopo la denuncia della ditta "Fratelli Lo Porto". La Procura sostiene che nella qualità di amministratore della ditta Kemical, Correra ha commissionato nel novembre del 2008 alla società "Fratelli Lo Porto" una fornitura di concime, pagando con sei assegni scoperti per un totale di 300.000 euro. Oggi dovrebbero essere sentiti nuovi testimoni. Correra è anche imputato per un’altra truffa, ricettazione, calunnia e appropriazione indebita. Ma è soprattutto parte offesa nel processo che vede imputati due imprenditori, Massimo Bellitteri e Antonio Salvatore Sieri, con l'accusa di estorsione e usura. Avrebbero chiesto interessi fino al 400% a Correra, che si era rivolto loro per un debito di 60mila euro. La cifra era lievitata a 250mila euro nell'arco di sette mesi per via degli interessi.

IMART. Davanti al giudice Roberto Riggio, al tribunale di Marsala, nuova udienza del processo per il presunto ricatto perpetrato dai titolari della piccola casa editrice Imart di Marsala con le bozze del libro della pornostar Lea Di Leo,Sono tanti i vip che devono rispondere al tribunale sui loro rapporti con Sonia Faccio, nome d'arte Lea Di Leo, la popolare pornostar degli 899 che nelle bozze di quello che avrebbe dovuto essere il suo libro di memorie racconta con dovizia di scabrosi particolari i suoi rapporti con calciatori, politici, uomini di spettacolo. A tutti loro l'anno scorso dalla casa editrice di Marsala arrivò una mail con la quale, dietro l'escamotage di una presunta partecipazione ai diritti d'editore, si chiedevano 30 mila euro per poter intervenire sulle bozze e cancellare i loro nomi. Tra i destinatari delle mail anche il regista John Squarcia che rispose a modo suo, denunciando il tutto con un servizio televisivo della trasmissione "Le Iene" che diede il là all'inchiesta della Procura di Marsala.

PRIULLA. Continuerà a deporre anche nell’udienza di oggi Gaetano Priulla, sovrintendente della polizia, 56 anni, ex comandante della Squadra nautica della Questura, chiamato a rispondere dell'accusa di violenza sessuale davanti al Tribunale di Trapani.
Nell'ultima udienza l'imputato ha fornito la sua ricostruzione dei fatti, che è ovviamente diametralmente opposta da quella della sua presunta vittima, la moglie di un collega, che ha intrattenuto con lui una relazione, e che lo ha denunciato, sostenendo che quando due anni fa lei ha deciso di interrompere il rapporto, Priulla avrebbe dapprima minacciato di dire al tutto e poi - secondo la denuncia - avrebbe violentato la donnaSecondo la vittima, temendo ritorsioni, gli incontri nei quali sarebbe stata sottoposta ad abusi contro la sua volontà sono stati diversi. Addirittura in alcuni casi Priulla avrebbe minacciato la donna con un oggetto nascosto da un panno che avrebbe lasciato intendere essere un'arma da fuoco. Poi, la donna ha deciso di ribellarsi, e lo ha denunciato. Ma non finisce qui. Secondo gli inquirenti Priulla avrebbe minacciato ritorsioni contro il marito dell'ormai ex amante e dopo qualche mese l'avrebbe minacciata e pedinata per riprendere la relazione sentimentale. La signora si è nel frattempo rinconciliata con il marito, ed i coniugi sono parte civile nel processo. La deposizione di Priulla, che ha negato ogni addebito ("Non è vero che voleva suicidarsi, anzi voleva un figlio da me") continua oggi.

PAVARINI. Continua i oggi il processo per peculato all'ex direttrice del Conservatorio di Trapani, Lea Pavarini e del direttore amministrativo, Angelo Gambino, accusati di peculato. Il processo scaturisce da un’inchiesta relativa a due delibere, approvate dal Consiglio di amministrazione, con le quali fu autorizzata l’erogazione di alcune somme a favore dei due imputati e di sei collaboratori per incarichi supplementari. Somme che, secondo la pubblica accusa, non erano dovute. Il processo è alle battute conclusive. Oggi parleranno i legali degli imputati.