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20/04/2013 04:56:51

Ospedale di Mazara, telenovela infinita. La ditta esclusa presenta ricorso

E'  l`ultimo capitolo dell`intricata vicenda dei continui ritardi sull`avvio dei lavori dell`ospedale mazarese con il rischio della perdita dei 32 milioni di euro, fondi comunitari per l`opera che deve essere completata entro la fine del 2015.

L`Asp, nei giorni scorsi, aveva revocato l`appalto alla Sigenco avendo giudicato «inadempiente l`impresa che, a due mesi dalla consegna dei lavori, avvenuta il 6 febbraio, e nonostante le ripetute sollecitazioni rivoltegli dall`Asp, non aveva proceduto all`avvio dei lavori». Questo il comunicato dell'Asp

“ L’Azienda Sanitaria Provinciale di Trapani rende noto di aver disposto con deliberazione del Commissario Straordinario n. 1554 del 05/04/2013, la risoluzione del contratto d’appalto sottoscritto con l’Impresa Si.Gen.Co. S.p.a. di Catania per l’esecuzione dei lavori di ristrutturazione dell’Ospedale “Abele Ajello” di Mazara del Vallo. Tale grave decisione si è resa necessaria e indifferibile a causa della grave inadempienza della stessa Impresa che, a due mesi dalla consegna dei lavori avvenuta il 06/02/2013, e nonostante le ripetute sollecitazioni rivoltegli dall’A.S.P., non aveva proceduto né alla predisposizione del cantiere, né tantomeno al concreto avvio dei lavori, violando in tal modo i patti contrattuali sottoscritti, il cronoprogramma dei lavori predisposto dalla stessa impresa e determinando seri rischi per la programmata ristrutturazione e riapertura dell’ospedale. La decisione è stata assunta dall’A.S.P. nel pieno rispetto delle vigenti disposizioni di legge e nell’esclusivo interesse pubblico connesso con l’esecuzione dei lavori di ristrutturazione dell’ospedale nei tempi imposti dalle direttive Comunitarie. L’A.S.P. ha contestualmente avviato, con l’urgenza del caso, le procedure di legge per l’individuazione del nuovo soggetto realizzatore dell’opera”
 

Da qui la reazione della società i cui legali, l`altra mattina si sono recati presso la sede dell`Asp per consegnare uno scritto di numerose pagine con il quale si contesta la decisione assunta dal commissario straordinario dell`Asp di Trapani, Fabrizio De Nicola, e si invita l`azienda sanitaria a revocare in autotutela il provvedimento di revoca dell`appalto in questione. Secondo la Sigenco, la revoca da parte dell`Asp sarebbe da considerarsi «illegittima» contravvenendo alle modifiche normative introdotte dal decreto Sviluppo Italia emanato lo scorso ottobre dal Governo Monti, e che tutela le aziende che in un momento di crisi, a causa di mancati pagamenti da enti pubblici, si trovino sull`orlo del fallimento. In particolare, la Sigenco aveva richiesto lo scorso 30 novembre al Tribunale di Catania l`ammissione ad una procedura di concordato preventivo e pertanto il venir meno del contratto stipulato con l`Asp, causerebbe un danno alla stessa società. Come si legge anche da una lettera inviata anche al sito «Live Sicilia» dall`avv. Santo Campione, numero uno della società, rispondendo alle accuse dell`ex commissario della Circumetnea, Gaetano Tafuri, la Sigenco, in previsione dell`imminente cessione di alcuni suoi rami aziendali ad importanti gruppi nazionali, sarebbe in grado di portare avanti le importanti commesse (per un valore di circa 150 milioni di euro) già acquisite fra le quali anche quella relativa ai lavori dell`ospedale «Ajello». La Sigenco, ricevendo entro pochi giorni un decreto positivo dal Tribunale, sarebbe in grado di iniziare al più presto i lavori relativi al nosocomio mazarese dove peraltro più di un mese fa la stessa ditta aveva già predisposto i suoi mezzi, con un custode, in vista dell`inizio dei lavori. L`Asp, al momento, non vuole rilasciare dichiarazioni.