L’inchiesta delle Guardia di Finanza è partita a seguito della denuncia di alcune persone che avrebbero accusato il commerciante marsalese di avere preteso nell’ambito di complicati rapporti economici somme notevolmente superiori a quelle realmente spettanti. A parlare sono le carte. Fatture e documenti contabili sarebbero le prove dei rapporti tra il presunto usuraio e chi l’ha denunciato. Il commerciante marsalese è titolare di una delle più importanti aziende di prodotti agricoli e fertilizzanti, situata in contrada Pispisia, e si suppone che le presunte vittime siano state anche clienti abituali dell’attività di Mirabile.
Oltre a Mirabile sono state coinvolte altre cinque persone nell’inchiesta, che sono state denunciate a piede libero. Intanto stentano a trapelare le altre infomazioni sulla vicenda, come il tasso che sarebbe stato applicato per l'usura.A breve, infatti, dovrebbe essere nominato un consulente dal Tribunale per accertare il tasso di usura e sentire le persone che si sarebbero dichiarate parti offese. Inoltre sembra che alcune presunte vittime si siano rivolte all'avvocato Giuseppe Gandolfo dell'Associazione Antiracket marsalese. Mirabile è invece difeso dafli avvocati Diego Tranchida e Giacomo Pipitone. Lo stesso Tranchida si è detto sicuro di poter dimostrare l'infondatezza delle accuse mosse al suo cliente.