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23/04/2013 04:48:52

Processo Anastasi. L'avvocato di Savalli rinuncia

 Il colpo di scena è avvenuto  in aula, durante l`udienza in Corte di Assise, dopo che i pm Andrea Tarondo e Sara Morri, hanno consegnato ai giudici una lettera scritta dal carcere da Savalli, imputato insieme all’ex amante Giovanna Purpura (che risponde di concorso), indirizzata ai tre figli. Nella missiva l`imputato afferma di essersi addossato responsabilità sul delitto solo per proteggere proprio loro: i figli. Per i pm quello di Savalli è un tentativo di turbare la serenità di Simona, la figlia minore. L`accusa ha, pertanto, chiesto alla Corte che l’imputato sia sottoposto alla misura cautelare di divieto di comunicare con i figli. La Corte, preso atto della rinuncia, ha rinviato l`udienza al prossimo 2 maggio. Pertanto, la giovane non è stata ascoltata.

AGGRESSIONE.  Ha sferrato un pugno ad un medico del Pronto soccorso che si era rifiutato di dare precedenza al figlio. Massimo Mannina, 40 anni, trapanese, è stato condannato a tre mesi di reclusioni per violenza a pubblico ufficiale e lesioni personali. La sentenza è stata emessa dal giudice Franco Messina che ha disposto la conversione della pena detentiva nella misura della libertà controllata per un periodo di sei mesi.

VIOLENZA. La Corte d'appello di Palermo ha confermato la sentenza con cui, il 19 dicembre 2011, il Tribunale di Marsala condannò il 44enne gibellinese Giacomo Tarantola per abusi sessuali su minori. Vittime due bambine, che all'epoca dei fatti (agosto 2006) avevano 12 e 6 anni. Tarantola era il compagno della madre. Le due bambine avrebbero subito violenza sessuale quando rimanevano sole in casa con l'uomo. Poi, diceva alle piccole di non di dire nulla alla mamma e dava loro soldi e patatine. La madre, però, si insospettì perché notava le figlie sempre più chiuse in se stesse. Con l'aiuto di personale della Caritas, quindi, riuscì a far raccontare loro quello che erano state costrette a subire.

MINACCE.  Minacciò con un coltello una persona. Antonio Orlando, 75 anni, trapanese, è stato condannato, dal giudice Gaspare Sammartano, a tre mesi di reclusione.