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29/04/2013 04:14:14

Riaperto il processo a Colbertaldo. Verso la sentenza per l'incendio ad Erice. Truffa, in sei a processo a Marsala

Il procedimento è ripartito da capo dopo che un altro collegio s'è dichiarato incompatibile. Non sarà però necessario risentire tutti i testimoni. Il pubblico ministero Andrea Tarondo e l'avvocato Vito Galluffo, difensore dell'imputato, hanno dato infatti il loro assenso all'utilizzo degli atti già svolti nel precedente dibattimento. Il processo è stato rinviato al prossimo 20 maggio per sentire il maresciallo della Guardia di Finanza Valerio Bertolino.

PIROMANE. Continua il processo a Trapani a Vincenzo Castiglione, l'uomo accusato di essere il priomane che due anni fa incendiò la montagna di Erice.Con lui imputato anche Michele Asarisi, ex comandante del distaccamento forestale locale. Il pubblico ministero Franco Belvisi ha rinunciato a sentire tutti i testi inclusi nella propria lista. Il processo si avvia pertanto verso la sentenza. Pubblica accusa e difesa hanno raggiunto un accordo per l'acquisizione di tutti gli atti compiuti sia in fase d'indagine che nell'ambito dell'udienza preliminare. Il processo oggi prevede l'audizione di un unico teste incluso nella lista della parte civile. Sarà l'ultimo atto prima della discussione finale.

TRUFFA. Sono finite sotto processo, per associazione per delinquere e truffa, sei persone che, secondo l'accusa, avrebbero raggirato l'agenzia di una società di assicurazioni (Italiana spa). Per risparmiare sulle alte tariffe, avrebbero fatto i furbi sulla «classe di merito» della auto assicurate. I fatti risalgono al luglio del 2010. Al centro della vicenda giudiziaria c'è una ditta di noleggio auto e furgoni («G.P. rent a car») che ha sede a Strasatti. Titolare è Elena Cudia, anche se di fatto a gestirla è il marito, Giuseppe Genna. Con i due coniugi sono imputati anche Giovanni Anselmi e Salvatore Lo Grasso, collaboratori della ditta di noleggio, Francesco Lo Grasso, intestatario di alcuni contratti assicurativi, e Pietro Barraco. A far scattare l'indagine è stata una denuncia della compagnia assicurativa, che ha sede a Milano.
Buona parte dei mezzi sui quali si sarebbe barato sulla classe di merito, fondamentale per stabilire il premio da pagare, costituisce il parco mezzi della ditta di autonoleggio. L'Italiana spa denunciò il fatto che i contratti di alcune delle auto non erano a carico della ditta di autonoleggio, ma di altri privati. Le indagini furono effettuate dai carabinieri. La truffa sarebbe consistita nel fatto che, intestando le polizze a privati, piuttosto che alla «G.P. rent a car», era possibile pagare meno, accedendo a classi di merito inferiori a quelle riservate a una ditta di autonoleggio.

DROGA. Non ha commesso il fatto. Con questa motivazione, il giudice per le udienze preliminari di Trapani Antonio Cavasino, ha assolto Veronica Di Maggio, 19 anni, trapanese, dall'accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.