«Lo scopo di questo incontro - ha confermato la nuova presidente dell'Avis marsalese, la dottoressa Isa Galfano - era chiaramente quello di sensibilizzare i medici per le necessità che abbiamo rispetto alle richieste di sangue da parte del nostro ospedale. A Marsala siamo circa 90mila abitanti e i nostri donatori sono soltanto 800. Siamo meno del nove per cento. La necessità urgente è quella di sensibilizzare le persone perché il sangue non si fabbrica ed è di vitale importanza. Volevamo informare i medici, che sono le persone più a contatto con i pazienti, di questa necessità. In altre realtà la donazione arriva anche al 12 per cento, qui invece abbiamo 600 uomini e 200 donne, e sono numeri veramente bassi».
L'esiguità del numero dei donatori a Marsala impone una riflessione. Città molto più piccole della provincia sono molto più avanti in tal senso e i donatori raggiungono cifre a tre zeri. Per l'Avis alla carenza delle donazioni si somma un problema legato anche alla sede, che attualmente è in via Armando Diaz.
«Ci dovremmo trasferire - ha aggiunto la presidente Galfano - perchè l'Assessorato alla Salute ci impone dei requisiti minimi strutturali che lì non abbiamo. Abbiamo trovato un locale, ma siamo in affitto perchè le istituzioni non ci danno una mano e, quindi, mettiamo le mani in tasca e paghiamo noi l'affitto per potere assicurare i locali ai soci per la donazione, per poi trasferirli all'ospedale. Ma altrove non è così. Già a Petrosino, Comune limitrofo al nostro, il sindaco Gaspare Giacalone ha dato all'Avis un locale. E' una scuola che è stata adeguata e per il quale i soci non pagano l'affitto. Noi qui non ci arrendiamo, crediamo nella solidarietà e continueremo ad operare nonostante la strada sia in salita e nonostante le istituzioni non ci vengano incontro».
All'iniziativa hanno partecipato, tra gli altri, anche i medici Anna Caliò e Giuseppe Morfino, rispettivamente presidente dell'Associazione medico-chirurgica e dell'Ordine dei medici, oltre alla dottoressa Vaccaro.