I nuovi 17 manager che dovranno governare la Sanità siciliana delle 9 Asp, dei 3 Policlinici (Palermo, Catania e Messina) e delle 5 grandi aziende ospedaliere, saranno scelti da questo elenco di idonei.
Le procedure di selezione sono state affidate ad una commissione tecnica esterna che hanno esaminato ben 800 curriculum degli aspiranti manager della Sanità siciliana. Era composta da tre saggi: Fulvio Moirano, direttore dell'Agenas, Marco Frey, dell'Istituto universitario Sant'Anna di Pisa e Ernesto Morici, magistrato in pensione, quest'ultimo in rappresentanza dell'amministrazione regionale. Tra i criteri, anche 40 punti su cento attribuiti alle passate esperienze nelle aziende di grossa dimensione.
La commissione era molto vicina alla definizione dei cento candidati da ammettere ai colloqui orali. Ma è stata fermata.
Nei giorni scorsi, infatti l'ufficio legislativo della Regione, interpellato dall'assessore Borsellino, ha dichiarato che l'attività svolta dalla commissione di esperti per la selezione dei curriculum sarebbe "viziata da invalidità" e per questo l'Ars ha deciso che dedicherà una seduta alla vicenda delle nomine dei manager della Sanità pubblica.
L'assessore Borsellino dovrà adesso decidere il da farsi.
"Ci atterremo alle indicazioni della commissione - dichiara Rosario Crocetta - se la decisione è quella di fornire un elenco di ammessi e non altro, opereremo all’insegna della trasparenza e del rinnovamento senza tentennamenti, perché quando si governa, si prendono le decisioni e lo si fa nel rispetto delle leggi. Le accuse e le insinuazioni gratuite di lottizzazione, le rispediamo pertanto a coloro che le fanno poiché, se avessimo voluto lottizzare, lo avremmo potuto fare con atto deliberativo di giunta che fissava nuovi criteri dettagliati. Il problema è che alcuni vorrebbero che non decidessimo mai, invece l’esercizio del governo ha in sè l’obbligo di decidere e di non fare chiacchiere perché abbiamo il dovere di dare alla sanità siciliana una gestione stabile e duratura che non si presti più ai commissariamenti infiniti, ma dia certezza a tutti gli operatori della sanità.
L'elenco dei nomi, in ordine alfabetico, è consultabile cliccando qui. Molti i nomi noti. Da una veloce lettura ci sono Alberto Di Girolamo, che è stato fino a pochi mesi fa primario di cardiologia all'ospedale di Trapani, ed è stato candidato nella lista Il Megafono di Crocetta alle Elezioni Regionali; Luca Fazio, direttore sanitario dell'ospedale di Pantelleria; Sebastiano Luppino, dirigente del settore Finanze del Comune di Alcamo.
«Secondo me è il caso che la magistratura apra un’indagine su quanto sta avvenendo». Questo il comment dell’ex assessore alla Salute Massimo Russo. Entro la prossima settimana la giunta regionale sceglierà i diciassette direttori generali di ospedali e Asp. In pole position per queste poltrone nomi graditi a Crocetta, da Giacomo Sampieri a Vittorio Virgilio e Antonino Candela, mentre in area Pd si spinge per la riconferma degli attuali commissari Renato Li Donni e Giuseppe Termine e si tenta di salvare manager dell’era Lombardo che hanno avuto sempre una sponda tra i democratici, come Giuseppe Pecoraro e Paolo Cantaro.
Il governatore è intenzionato a promuovere manager a lui graditi come Sampieri (commissario dell’azienda Villa Sofia-Cervello), Virgilio (commissario dell’Asp di Caltanissetta) e Candela (direttore amministrativo dell’Asp di Palermo). In casa Pd si spinge per la nomina definitiva degli attuali commissari del Policlinico di Palermo e dell’Asp di Enna, Li Donni e Termine, ma anche dell’ex capo della segreteria tecnica di Russo, Angelo Aliquò, attualmente commissario all’Asp di Ragusa.
Nell’elenco degli idonei compaiono anche i nomi di ex manager bocciati dall’Agenas, come Salvatore Cirignotta e Mario La Rocca, e di politici: tra questi l’eurodeputato di Grande Sud Salvatore Iacolino, l’ex Mpa Nicola Vernuccio, l’ex deputato Pd Roberto Ammatuna e l’ex forzista Nicola Baldari.