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27/05/2013 04:43:18

Calunnia, immigrato rinviato a giudizio. Violenza sessuale sulla cognata, condannato un uomo di Castellammare

Ha accusato alcuni agenti di polizia di averlo colpito con un manganello, ma ciò non sarebbe vero.  L'episodio è accaduto il 31 ottobre del 2012 al Centro di Identificazione di Milo. L'extracomunitario, dopo essersi rifiutato di consegnare un materasso di cui si era impossessato, si sarebbe scagliato contro i poliziotti sferrando un violento pugno al volto nei confronti di un agente. Da qui la denuncia per violenza e lesioni. Tratto in arresto Isaac Wiafe fu trasferito a San Giuliano. Due giorni dopo, nel corso di un interrogatorio, l'immigrato negò di avere aggredito il poliziotto accusando lo stesso di averlo prima schiaffeggiato e poi colpito in bocca ed alla schiena con un manganello.

VIOLENZA. Un giovane di trentuno anni, P.A., di Castellammare è stato condannato a sei anni di reclusione per violenza sessuale. Avrebbe abusato della cognata disabile.Gli abusi sarebbero avvenuti tra il 2008 ed il 2009 presso l'abitazione dell'imputato, che è  stato condannato anche al pagamento di cinquanta mila euro in favore della vittima e di trentamila euro in favore degli ex suoceri, assistiti dagli avvocati Vito Di Graziano e Gaetano Vivona.

ASSOLUZIONE. Arrestato il 25 agosto in quanto ritenuto coinvolto nella coltivazione di una piantagione di canapa indiana, è stato assolto dal giudice Roberto Riggio. Protagonista è il 44enne marsalese Giovanni Pantaleo. A difenderlo è l'avvocato Luigi Pipitone. Pantaleo era stato arrestato in contrada Madonna Alto Oliva.

FUNDARO'. Il gip di Trapani Lucia Fontana ha condannato il consigliere comunale del Pd di Alcamo Antonio Fundarò a 8 mesi e 20 giorni di reclusione, pena sospesa, per avere prodotto un certificato che attestava un falso grado di invalidità al fine di ottenere il diritto di precedenza in una graduatoria per l’assegnazione provvisoria di una cattedra nella scuola secondaria di secondo grado nell’anno 2011-2012. Secondo il giudice, Fundarò, dichiarandosi invalido al 70% anziché al 34% come riconosciuto dalla competente commissione dell’Asp, avrebbe indotto in errore l’Ufficio scolastico regionale per la provincia di Trapani che ha redatto di conseguenza una graduatoria ideologicamente falsa. 

POLIZIOTTI. Omissione d'atti d'ufficio e falso ideologico in atto pubblico in concorso sono i reati contestati a due poliziotti del Commissariato di Mazara del Vallo per i quali la Procura della Repubblica di Marsala ha chiesto il rinvio a giudizio.  Il processo è stato chiesto per il sovrintendente Vito Pecoraro, 51 anni, e l'assistente Vincenzo Dominici, di 44. Ai due poliziotti si contesta il fatto di non avere adottato alcuna sanzione dopo avere fermato, ad un posto di blocco, un'auto priva di copertura assicurativa, non revisionata e su cui gravava anche un fermo amministrativo da parte dell'Agenzia delle Entrate. Gli agenti hanno, infatti, lasciato proseguire il mezzo sul quale, però, i carabinieri, nell'ambito di una indagine, avevano piazzato una microspia.