La crisi della distribuzione commerciale tradizionale si estende a tutto il Paese, senza eccezioni. Tutte le regioni mostrano, infatti, un saldo negativo nelle imprese del commercio; ma i picchi peggiori si registrano comunque in Sicilia - dove il saldo negativo e' di 1.557 imprese - e in Campania, dove hanno cessato l'attivita', senza essere sostituiti, 1.470 negozi. Seguono, nella classifica dei peggiori risultati, Lombardia (-1.263), Lazio (-1.033) e Piemonte (-1.019). Tra le province, invece, spicca il risultato di Roma: nel primo quadrimestre, la Capitale ha visto chiudere per sempre 790 negozi di vicinato, il 76,5% del totale degli esercizi perduti nel Lazio. Un saldo negativo record, pesantemente influenzato dal boom di cessazioni nella città (1.394). Al secondo posto, per chiusure, la provincia di Napoli, dove hanno cessato l'attivita' 1.363 imprese del commercio, per un saldo negativo complessivo di 632 unita'. Seguono, nella top 5 delle città che hanno registrato i risultati peggiori, Torino (-542 negozi), Palermo (-359) e Milano (-348).