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18/06/2013 04:45:57

Marsala, udienza preliminare per Adamo e Scialabba. Caravà - Televallo, continua il processo. Cristaldi, sentenza a Luglio

 Il suo legale, l'avvocato Gaudino, ha prodotto delle documentazioni frutto di alcune indagini difensive e ha chiesto che il suo cliente venga giudicato con il rito abbreviato. Sulla richiesta si deciderà nella prossima udienza. 

09,00 - Cominicia oggi l'udienza preliminare per  Salvatore Adamo, 53 anni, ispettore superiore della polizia stradale, che lo scorso anno (dal 7 giugno al 10 agosto) è stato «esperto» del sindaco Giulia Adamo in materia di «polizia urbana» e «sicurezza». 

L'accusa è quella di usurpazione di funzione pubblica e peculato. Era un "esperto", ma avrebbe agito, secondo l'accusa, per un breve periodo, come un comandante di fatto, non avendone però il titolo, prendendo «arbitrariamente» possesso anche dell'ufficio, alla cui porta cambiò anche serratura e chiavi.  Avrebbbe indetto riunioni con contrattisti e ispettori coordinatori della viabilità, impartito ordini e disposizioni sulla composizione delle pattuglie, talvolta sottoposte a ispezioni e controlli, predisposto turni di servizio e persino partecipato a operazioni di polizia, come l'apertura di un cancello che impediva l'accesso al mare ai bagnanti sul litorale sud marsalese (immortalato da una fotografia del Comune di Marsala) o il fermo di motocicli. Il reato di peculato viene, invece, ipotizzato in relazione all'utilizzo di auto e moto della polizia municipale. Nel procedimento è coinvolto anche un dirigente del Comune, Aldo Scialabba, 56 anni, accusato di abuso d'ufficio per avere messo a disposizione dell'esperto un telefono cellulare dell'ente (con sim «aperta»). Per legge, infatti, i telefonini devono essere dati in uso solo ai dipendenti che devono assicurare la «reperibilità». Anche per il funzionario è stato chiesto il rinvio a giudizio. La difesa è affidata all'avvocato Giovanni Gaudino. 

CARAVA' - TELEVALLO. Nuova udienza del processo che vede imputato Ciro Caravà (l'ex Sindaco di Campobello di Mazara, attualmente rinchiuso al carcere di San Giuliano a Trapani e sotto processo per associazione mafiosa) per peculato e truffa. I  fatti risalgono alla campagna elettorale del 2008. In quell'occasione, Caravà è accusato dalla Procura di Marsala di aver utilizzato l'auto di servizio del Comune di Campobello per girare insieme al suo autista, Curatolo, e ad un operatore dell'emittente televisiva di Mazara del Vallo, Televallo, per fare delle riprese televisive per un suo spot elettorale. La vicenda non passò inosservata, tant'è che l'avversario elettorale di Caravà nella corsa alla sindacatura, Stallone, fece una formale denuncia - dalla quale, probabilmente ha preso origine il procedimeto - e più volte durante i comizi elettorali raccontò di quanto stava avvenendo. Di immagini istituzionali per il Comune di Campobello parla invece la difesa di Caravà: in pratica, non era pubblicità elettorale, ma solo informazione istituzionale. Anche in questa vicenda processuale l'Amministrazione Comunale di Campobello, retta per ora dai commissari straordinari, in seguito allo scioglimento per mafia del Comune, si è costituita parte civile, tramite l'avvocato Francesco Crescimanno di Palermo.

CRISTALDI. E’ stata rinviata al prossimo 17 luglio la sentenza del processo che si tiene presso la sede staccata del tribunale di Marsala a Mazara del Vallo e che vede imputati il Sindaco Nicola Cristaldi e la sua segretaria Rosa Di Giorgi, per i fatti avvenuti il 27 Agosto 2011 in piazza Mokarta, Nel corso di un manifestazione organizzata da «Italiana stampa», il responsabile Giancarlo Frigulti aveva denunciato il primo cittadino per percosse, minacce e ingiurie e la sua segretaria per minacce e ingiurie. 

ATTI OSCENI.  Un parcheggiatore abusivo di 57 anni, G.A., di Trapani è stato condannato a sei mesi di per atti osceni in luogo pubblico. La sentenza è stata emessa dal giudice Franco Messina. I fatti sono accaduti nel 2011  a Trapani. Nel mese di febbraio una ragazza, mentre passeggiava insieme con alcune amiche all'interno della villa Margherita, notò la presenza del parcheggiatore. L'uomo, dopo essersi denudato, iniziò a masturbarsi. La giovane allertò una vigilessa che chiese immediatamente l'intervento della Polizia di Stato. Quando gli agenti arrivarono presso la villa però l'uomo s'era già allontanato. Si scopriì che nello stesso periodo  altre donne avevano subito le stesse molestie, finchè una delle vittime incontrò casualmente il parcheggiatore nei pressi dell'ospedale Sant'Antonio Abate e lo segnalò. sa. Ha comunque beneficiato della sospensione condizionale della pena.