E' un servizio efinito dai vertici dell'Azienda «di fondamentale importanza per decongestionare i ricoveri ospedalieri inappropriati». In pratica otto letti, all'interno del Pronto soccorso, sono stati adibiti all'osservazione dei pazienti. Nello specifico - precisano dall'Asp - grazie a questi posti letto i medici possono sottoporre i pazienti a "monitoraggio ed osservazione da un minimo di tre ore ad un massimo di ventiquattro ore" prima di decidere, eventualmente, il trasferimento in un altro reparto, il ricovero o di rimandare il paziente a casa. Degli otto posti letto in totale, solo cinque, tuttavia, risultano monitorizzati e consentono un continuo controllo del tracciato cardiaco, della pressione arteriosa e della saturazione, ovvero della presenza di ossigeno nel sangue. "I monitor - viene evidenziato in una nota diffusa dall'Ufficio stampa dell'Azienda sanitaria - sono in rete con la sala medici, la sala del caposala di reparto, con la stanza del primario e con la sala infermieri e in caso di alterazione dei predetti tracciati si attiva un allarme sonoro e visivo che consente il tempestivo intervento". Ridurre, dunque, i ricoveri, ma sottoporre anche coloro che si recano al pronto soccorso a tutti i controlli necessari che ogni singolo caso richiede. «La realizzazione dell'Osservazione breve intensiva - dichiara De Nicola - è il risultato di una buona programmazione, che ha consentito al Pronto soccorso di migliorare la pianificazione degli accessi e di porre un controllo ai ricoveri inappropriati».