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20/06/2013 04:44:43

Omissione e falso, udienza preliminare per due poliziotti di Mazara. Paceco, condannata figlia violenta

L'udienza preliminare davanti al Gup si tiene oggi. Il processo è stato chiesto per il sovrintendente Vito Pecoraro, 51 anni, e l'assistente Vincenzo Dominici, di 44. Ai due poliziotti si contesta il fatto di non avere adottato alcuna sanzione (né sequestro, né multe) dopo avere fermato, ad un posto di blocco, un'auto priva di copertura assicurativa, non revisionata e su cui gravava anche un fermo amministrativo da parte dell'Agenzia delle Entrate. Dopo avere scherzato con la donna che era a bordo (alla guida c'era un uomo) gli agenti hanno, infatti, lasciato proseguire il mezzo sul quale, però, i carabinieri, nell'ambito di una indagine, avevano piazzato una microspia. Redatta una relazione, quindi, i carabinieri l'hanno inviata alla Procura, che ha affidato l'indagine alla Guardia di finanza.

MALTRATTAMENTI.  Luisa Spatola, 56 anni, di Paceco, è stata condannata a un anno e un mese di reclusione, con la concessione della sospensione condizionale della pena, per maltrattamenti nei confronti della madre, che era solita picchiare per avere delle somme di denaro. Secondo l'anziana donna la figlia si sarebbe impossessata di una somma complessiva di circa ottomila euro.  La sentenza è stata emessa dal giudice Franco Messina. La donna veniva picchiata in continuazione nonostante fosse disponibile nei confronti della figlia, anche al ritorno da un ricovero in ospedale, e senza che nessuno potesse intervenire, perchè i rapporti con un'altra figlia della signora si erano interrotti a causa di continui litigi tra le sorelle. 

RAPINA. L'autore di una rapina violenta compiuta a Paceco sono stati condannati dal Tribunale di Trapani a sei anni di reclusione. Le vittime sono Maria Scarlata e Francesco Avaro, titolari di una gioielleria a Paceco, che furono picchiati e derubati. Aggredirono la proprietaria e quando intervenne il marito picchiarono anche lui. Pugni e calci, senza pietà, per Maria Scarlata e Francesco Avaro, titolari di una gioielleria a Paceco, picchiati e derubati. Il condannato è Vito Scalabrino, 34 anni, trapanese. Dovrà pagare anche una multa di 2.000 euro. Con lui hanno agito dei complici che sono stati rinviati a giudizio con rito ordinario, Giovanni Scalabrino e Giuseppe Arceri, entrambi di 37 anni, e Giovanni Barbara, di 27 anni. Il processo per loro comincerà il 31 Ottobre Un quinto indagato, Agostino Croce, di 36 anni, è stato assolto per non aver commesso il fatto.  I fatti risalgono al 17 Ottobre 2012, quando la gioielleria dei coniugi, in Via Regina Margherita, a Paceco, fu assalita.  I rapinatori s'impossessarono di svariati oggetti preziosi: un bracciale, un paio di orecchini e quattro anelli in oro custoditi all'interno del negozio. I malviventi sfilarono anche un altro bracciale indossato dalla proprietaria. S'impossessarono inoltre di denaro in contanti.  I due coniugi riportarono lesioni giudicate guaribili in una settimana.
I rapinatori si diedero poi alla fuga, ma i carabinieri impiegarono poche ore per riuscire a individuarli.