Nell'ultima udienza ha parlato il luogotenente Antonio Lubrano, degli uffici di polizia giudiziaria della Guardia di Finanza, che ha curato le indagini, e ha parlato del controllo dei conti correnti bancari e delle intercettazioni. Davanti al giudice Roberto Riggio alla sbarra, per tentata estorsione, sono il 37enne marsalese Giuseppe Aleci, presidente della «Imart Edizioni», e il 28enne bagherese Gaspare Richichi, direttore editoriale. I due imputati sono accusati di aver tentato di estorcere denaro ad alcuni personaggi famosi del mondo dello sport e dello spettacolo che sarebbero stati clienti o conoscenti della sexystar trevigiana Lea Di Leo (vero nome: Sonia Faccio). A costoro sarebbero state chieste somme (da 10 a 40 mila euro) per depennare i loro nomi dal libro autobiografico della Di Leo che la Imart avrebbe dovuto stampare. Lubrano, ricostruendo l'indagine, ha detto di non aver riscontrato bonifici bancari dei personaggi contattati. I tentativi di estorsioni sono, dunque, rimasti tali. Il sottufficiale delle Fiamme Gialle ha, poi, parlato delle intercettazioni di telefonate fatte al Senato per contattare l'ex vice ministro dell'Economia Mario Baldassari. A far esplodere il caso, mettendo in moto la Procura marsalese, fu un servizio mandato in onda, il 16 marzo 2011, dal programma televisivo «Le Iene». Tra le vittime dei tentativi di estorsione, anche l'attore Matteo Branciamore, l'unico a costituirsi parte civile. Prossima udienza il 2 luglio .
ATTI SESSUALI CON MINORE. Il sostituto procuratore Franco Belvisi ha chiesto il rinvio a giudizio di un pensionato di 72 anni per atti sessuali con minore. La vicenda è emersa nel corso delle indagini sui presunti maltrattamenti ai danni dei piccoli ospiti dell'istituto Pio X di Valderice. Uno dei bambini, sentito dagli investigatori, ha riferito che oltre ai maltrattamenti all'interno della comunità, nel periodo in cui era a casa avrebbe subito le attenzioni di un pensionato. Avrebbe convinto un bambino a fare sesso con lui in cambio di piccole somme di denaro.A seguito delle rivelazioni del minore l'anziano, il 22 febbraio scorso, è stato sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari. L'udienza preliminare è prevista per il prossimo 27 giugno. I genitori del minore, assistiti dall'avvocato Nino Sugamele, si costituiranno parte civile.
OMISSIONE DI SOCCORSO. «Il fatto non sussiste». Con questa motivazione il giudice monocratico Faillaci ha assolto un muratore marsalese, Carlo Casano, processato per omissione di soccorso. Secondo l'accusa, non prestò fornì aiuto, né chiamò l'ambulanza per un'anziana (Vita Galfano) rimasta ferita in seguito a una caduta. «Il muratore - ha spiegato l'avvocato Giovanni Galfano - stava effettuando lavori molto rumorosi su un tetto e non si accorse delle grida dell'anziana donna». A denunciare Carlo Casano fu la figlia dell'infortunata. Il fatto avvenne il 3 ottobre 2008 lungo una stradina privata di contrada Fontanelle.
SCIPPI. Cristian Vito Peraino, 25 anni, di Marsala, ha patteggiato la condanna a tre anni di reclusione. Era accusato di una serie di scippi. Avrebbe avuto un ruolo di spicco nella banda di scippatori, tutti legati tra loro da vincoli di parentela, che hanno messo a segno una serie di colpi a Trapani, prendendo di mira per lo più donne anziane. La condanna è stata emessa dal Gup di Trapani Corleo. Gli altri componenti della banda, tra cui un minorenne, sono stati giudicati separatamente..
ADAMO. Ha chiesto di essere giudicato con il rito abbreviato Salvatore Adamo, ex consulente del Sindaco di Marsala, Giulia Adamo. Sono stati presentati dalla difesa di Adamo una serie di atti, frutto di indagini difensive, definiti "idonei a smontare le accuse di usurpazione di funzione pubblica e peculato". "Fu lo stesso Sindaco Adamo - dichiara uno dei legali, Paolo Paladino - a dire al consulente suo omonimo di prendere possesso di un ufficio del Palazzo Municipale". Imputato per abuso d'ufficio è anche Aldo Scialabba, dirigente del Comune di Marsala. Prossima udienza il 16 Settembre.