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27/06/2013 04:58:36

Omicidio Anastasi. Parla il fratello di Savalli: "E' sempre stato un violento"

 Davanti la Corte d'Assise di Trapani sono imputati il marito Salvatore Savalli e l'amante Giovanna Purpura, che il marito si era trascinato in casa, "schiavizzando", di fatto la moglie, soggetta ad ogni tipo di umiliazione. Ma Giovanna Purpura prima di mettersi con Salvatore era la compagna del fratello Mario. Ecco perchè la sua testimonianza ha avuto un ruolo chiave per ricostruire i torbidi retroscena in cui è maturato il delitto.  «E' stato un brutto sogno, da dimenticare. Quando mi ha detto che voleva lasciarmi le ho chiesto se ci fosse un altro uomo. Mi ha risposto che non c'era nessuno. Ed invece c‘era lui» ha detto Mario Savalli, che, a sua volta, per stare con Giovanna Purpura, non aveva esitato a lasciare moglie e figli. Ma dopo avere progettato un futuro assieme, lei lo aveva lasciato per il fratello.Salvatore Savalli, chiamato a deporre ieri dinanzi la Corte d'Assise ha riferito di avere conosciuto Giovanna Purpura su Facebook. All'epoca lei viveva in una casa famiglia insieme con i figli. Dopo una breve frequentazione i due decisero di andare a vivere assieme. Cercarono casa. Ma all'ultimo momento lei gli disse che aveva bisogno di una pausa di riflessione. Poi gli comunicò che non intendeva andare a stare con lui. Mario Savalli ha detto di non avere mai sospettato dell'esistenza di un relazione tra l'amante ed il fratello.  Con Salvatore, ha spiegato, i rapporti erano stati sempre difficili. «È sempre stata una persona violenta». In un'occasione, ha raccontato Mario Savalli, il fratello gli puntò un coltello. «Una volta arrivò ad accusarmi di avere una relazione con mia cognata ma Maria non era una persona del genere». Savalli ha anche riferito che il fratello era solito picchiare la moglie. In diverse occasioni avrebbe visto dei lividi sul corpo della cognata. Maria Anastasi avrebbe però sempre negato.  

Un particolare: Mario Savalli ha definito Giovanna Purpura una persona mite, non incline alla violenza. Quando ha pronunciato queste parole l'imputata è scoppiata a piangere. 

Anche Cristian Artese, ex fidanzato di una delle due figlie di Salvatore Savalli, chiamato  in aula, ha confermato che l'operaio era solito picchiare i familiari. "Un giorno ha picchiato Maria davanti ai miei occhi solo perché era rimasta troppo tempo al telefono, con la scusa che la telefonata era stata troppo lunga...". I colpi furono talmente violenti che alla povera donna uscì sangue dalla  bocca. Artese ha anche riferito che Savalli osteggiava la sua relazione con la figlia Simona. «Mi faceva telefonare nel corso della notte per dirmi che non ci dovevamo vedere più». Artese ha anche riferito che l'ex fidanzata veniva costantemente picchiata dal padre, che una volta le tirò addosso un coltello. Lei  tentò di denunciare il padre ma fu invitata dalla polizia a desistere perché altrimenti sarebbe finita in un collegio. Dopo la fine della relazione, durata sette mesi, Artese tentò di parlare con Savalli ma venne minacciato. «Presentai una denuncia ai carabinieri».  

ATTI SESSUALI CON MINORE.  Udienza preliminare oggi a Trapani per un pensionato di 72 anni accuato di atti sessuali con minore. La vicenda è emersa nel corso delle indagini sui presunti maltrattamenti ai danni dei piccoli ospiti dell'istituto Pio X di Valderice. Uno dei bambini, sentito dagli investigatori, ha riferito che oltre ai maltrattamenti all'interno della comunità, nel periodo in cui era a casa avrebbe subito le attenzioni di un pensionato. Avrebbe convinto un bambino a fare sesso con lui in cambio di piccole somme di denaro.A seguito delle rivelazioni del minore l'anziano, il 22 febbraio scorso, è stato sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari. I genitori del minore, assistiti dall'avvocato Nino Sugamele, si costituiranno parte civile.