Le misure introdotte coniugano l’esigenza indifferibile di garantire l’uniformità dei livelli essenziali di assistenza con particolare riferimento alle aree seguenti e al contempo ridurre in modo razionale e ponderato la proporzione e il peso economico dei rapporti di lavoro a tempo determinato, in tutte le Aziende Sanitarie dell’Isola.
Queste le aree interessate dalla direttiva assessoriale: anestesia e rianimazione; medicina e chirurgia di accettazione e di urgenza; area della diagnostica per immagini (radiologia), nonché per l’assistenza diagnostica e terapeutica per la quale è necessario l’utilizzo delle alte tecnologie (radioterapia, fisica medica, medicina nucleare); area materno-infantile; farmacia per la distribuzione del I° ciclo terapeutico e definizione della procedura concorsuale relativa ai Centri Regionali di Farmacovigilanza in capo all’Azienda Policlinico di Messina; comparto profili sanitari: infermieri (compresi quelli pediatrici); ostetrici; tecnici sanitari di radiologia medica; tecnici della riabilitazione.
Sono circa 1500 gli altri contratti a tempo determinato interessati dal blocco dei concorsi. Si tratta di professionalità necessarie al miglioramento del sistema sanitario regionale per i quali prosegue il lavoro di determinazione dei fabbisogni tra Assessorato e Aziende Sanitarie.
“Continua il percorso di riqualificazione, attestato anche ieri dal giudizio di parificazione della Corte dei Conti. Con questa prima misura diamo una boccata d’ossigeno a organici già in difficoltà, anche in vista del periodo di ferie estive, avendo riguardo al necessario progressivo riequilibrio delle risorse verso il territorio e al continuo miglioramento del trend di tutti gli indicatori di salute. Abbiamo potuto procedere – ha detto l’assessore della Salute, Lucia Borsellino – a seguito del completamento di una fase di rilevazione effettuata dal Dipartimento Pianificazione Strategica che ha verificato una consistente carenza negli organici di alcune discipline e profili professionali sia della dirigenza medica/sanitaria, che del comparto, i cui posti vacanti negli organici aziendali non potranno, comunque, essere del tutto colmati a seguito della riorganizzazione della rete assistenziale prevista dalla legge Balduzzi”.