Il presidente Angelo Pellino ha accolto la richiesta del pm Giacomo Brandini. Marrone si e' sempre professato innocente, ma per l'accusa avrebbe sparato alla vittima, suo amico, con un fucile da sub, dopo averlo attirato in una trappola, e avrebbe gettato il cadavere in un torrente. Il movente sarebbe quello della vendetta. Marrone e Cucchiara anni prima erano rimasti coinvolti in un'indagine su un traffico di droga e il secondo aveva deciso di collaborare rendendo dichiarazioni accusatorie.
Marrone ha pero' sempre dichiarato di avere chiarito con Cucchiara in carcere e di averlo anche aiutato economicamente in un momento successivo. Marrone e' stato condannato anche al risarcimento dei danni ai familiari della vittima che si sono costituiti parte civile e che sono stati rappresentati dagli avvocati Giacomo Frazzitta, Luisa Calamia e Leo Giacalone.