Oggi invece i cani ospitati nella struttura sono oltre 250. Una situazione che va avanti ormai da quasi un anno. E da molti mesi gli operatori del canile chiedono al sindaco Giulia Adamo di poter rimettere nel territorio i cani accalappiati, vaccinati, microchippati e sterilizzati. Che è praticamente il compito di ogni canile, come prevede la legge. Dal sindaco invece, in tutti questi mesi, non è arrivata alcuna risposta, non consentendo di fatto il normale esercizio del lavoro del canile.
Il canile è sempre stracolmo, e tutto ciò nonostante l’ampliamento della struttura, con una nuova ala in grado di ospitare 100 cani. Per questo, il Comune ha continuato ad affidare a privati l'appalto per il ricovero, la custodia, l'assistenza veterinaria e il trasporto degli animali accalappiati nelle diverse zone del territorio. Ma, di fatto, l’amministrazione non risponde alle richieste di rimettere sul territorio i cani sani, microchippati, e non pericolosi.
“Non è possibile in questo momento pensare a nuovi accalappiamenti – ha spiegato Milena Urso, volontaria a Marsala dell’Oipa (Organizzazione italiana protezione animali). Ripetute volte abbiamo scritto al Comune per liberare i cani che non sono pericolosi, ma dal sindaco non c’è stata nessuna risposta. Stiamo facendo una battaglia per far capire al sindaco di Marsala che c’è una legge regionale, la 15/2000, che sancisce che i cani, una volta accalappiati, sterilizzati e microchippati, se non sono pericolosi, possono e devono essere rimessi nel territorio. A Marsala, tutto ciò non succede da circa un anno, perché il sindaco non vuole che i cani vengano rimessi in libertà. I cani possono uscire dal canile solo attraverso le adozioni a questo punto”. Ma i cani adottati sono sempre meno di abbandonati.
“Il canile è pieno e non possiamo permetterci di accogliere altri cani randagi – ha invece sottolineato Maria Rosa Argentieri, responsabile sanitario del canile. Possiamo ricevere soltanto casi urgenti, di cani con gravi malattie o incidentati. Speriamo che il sindaco ci risponda presto. Inoltre il cittadino deve capire che il canile non è un luogo dove vengono depositati i cani non più graditi. Ma serve soltanto per dare ospitalità ai randagi”.