Continua il dibattito sul futuro dell'aeroporto di Trapani e si fa sempre più pressante la richiesta di un intervento del Presidente della Regione Rosario Crocetta, in un ottica di sviluppo complessivo degli aeroporti siciliani.
Un primo intervento è del deputato dell'Udc, Mimmo Turano:
Il Presidente Crocetta ha annunciato la nascita di una nuova compagnia aerea siciliana, ma rimane in discussione la strategia complessiva del trasporto in quest'Isola. Non sarà sufficiente la “guerra” alle tariffe, eccessive, dell'Alitalia. Il governo regionale deve indicare il percorso che intende seguire per sostenere l'economia e per costruire l'industria del turismo. Ed è in questo contesto che va definito il ruolo dell'aeroporto di Birgi. Lo scalo trapanese non è preoccupato per una eventuale concorrenza di Comiso o di altri aeroporti siciliani. E' invece bloccato dall'incertezza sugli investimenti che sono e saranno necessari per mantenere la concessione totale ventennale e per sottoscrivere il nuovo accordo con Ryanair. Comprendo le titubanze dei sindaci, chiamati ad intervenire con il sistema del co-marketing, anche se è arrivato il tempo di osare e di essere fortemente determinati nella tutela dell'aeroporto. Comprendo i dubbi della parte privata che rischia di trovarsi senza interlocutori certi e concreti. Comprendo le difficoltà della Provincia regionale, che non può svolgere il ruolo degli anni passati. Comprendo pure le valutazioni del vertice dell'Airgest che si trova ad affrontare una situazione sempre più difficile. Ritengo, tuttavia, che non sia più tempo di analisi e di verifiche. Bisogna agire. Definiamo, in poco tempo, una strategia dal basso, un pacchetto di proposte condiviso e sottoscritto da tutti e presentiamolo al Presidente Crocetta, chiedendo una corsia preferenziale nella sua intensa agenda di governo.
Dichiara invece il deputato regionale Mimmo Fazio:
"Bisogna intervenire finanziariamente ed in sostituzione del socio di maggioranza, onde evitare il rischio di un drastico ridimensionamento dell’attività aeroportuale, con grave nocumento per l’economia del territorio, e per scongiurare la svendita dell’aeroporto, vanificando gli sforzi economico – finanziari effettuati negli anni dalla parte pubblica con risorse della collettività trapanese. La situazione venutasi a determinare a seguito della soppressione delle province ed all’assoluta incertezza normativa per la ridefinizione dei nuovi assetti territoriali mette a serio rischio la sopravvivenza dell’aeroporto di Trapani Birgi, se si considera anche che la fase iniziale della gestione totale dello scalo richiede una prevalenza pubblica in seno all’Airget”, la società di gestione dell’aeroporto. L’Airgest è in fase di ricapitalizzazione ed il commissario straordinario della Provincia Regionale di Trapani, socio di maggioranza, ha comunicato che l’Ente non è nelle condizioni di sostenerne l’onere finanziario, anche alla luce delle drastiche riduzioni dei trasferimenti dello Stato e della Regione e dell’abolizione delle province, prevista per il 31 dicembre 2013. La situazione è drammatica ed impone un intervento urgentissimo da parte del Governo della Regione, che ha voluto la soppressione delle province, senza pensare ad una norma, anche transitoria, come molti deputati, me compreso, avevano chiesto, che potesse definire le nuove competenze. Il rischio è quello di vanificare anni di lavoro, di mettere in ginocchio l’economia del territorio della provincia di Trapani, pregiudicandone lo sviluppo turistico, e di svendere l’aeroporto con gravi danni per i cittadini trapanesi che, attraverso la Provincia, hanno sostenuto in questi anni i costi dello scalo. Il Governo Regionale non può a parole puntare sul turismo e poi consentire il ridimensionamento di uno scalo, come quello di Trapani, che negli ultimi anni registrato un notevole incremento di passeggeri, con un saldo positivo del 15 per cento nel periodo gennaio – maggio 2013, rispetto all’anno precedente, in controtendenza con la gran parte degli scali italiani ed europei in cui si è verificata una consistente flessione del traffico e che rappresenta un punto di riferimento indispensabile per lo sviluppo dell’intero territorio, avendo prodotto, negli ultimi anni, un aumento del 10 per cento annuo del prodotto interno lordo nella provincia di Trapani”.
I due deputati regionali erano stati preceduti, nei loro interventi, da una lettera del Sindaco di Erice, Giacomo Tranchida:
Da queste parti, ma non e' problema solo della nostra provincia, da mesi ci s'interroga sul futuro dell'aeroporto di Trapani-Birgi, riconosciuto come il più sicuro, in forte espansione anche infrastrutturale e, sopratutto, base logistica in Sicilia del vettore low coast per eccellenza, Raynair.
L'interrogativo si pone con forza a maggior ragione in vista della soppressione della Provincia, insieme a CCIAA soci di maggioranza in Airgest, soggetto gestore dello scalo aeroportuale.Occorre dire se e come si ritiene d'investire a sostegno della valorizzazione dell'industria turistica che di questi anni, nel nostro caso, grazie per l'appunto al riavvio dello scalo aeroportuale trapanese ha ridato linfa e speranza all'asfittica economia locale. Occorre farlo ADESSO! Anche perché la ricapitalizzazione di Airgest va fatta adesso, anche perché adesso i Comuni preparano il bilancio per un eventuale co-marketing a valere sull'istituzione dell'imposta di soggiorno, anche perché entro ottobre Ryanair, che sta sul mercato ed a quelle leggi risponde, vuol sapere se viene rinnovata l'intesa per volare su Trapani da tutta l'Europa e non solo.