Anche il Comitato per la difesa della Costituzione – Trapani dice la sua sulla celebrazione del 150° della nascita del filosofo Giovanni Gentile, prevista a Castelvetrano dall’amministrazione comunale guidata dal sindaco Giovanni Lentini.
Dopo l’Anpi e Rifondazione Comunista, il comitato sottolinea in un’articolata nota che riassume i termini dell’acceso sostegno di Gentile al regime fascista, che “fu condannato a morte dai partigiani per aver approvato la fucilazione di cinque giovani renitenti alla leva e venne ucciso davanti alla sua casa di Firenze”.
Secondo il comitato non può esistere nemmeno una celebrazione critica: “Dal vocabolario Treccani alla parola celebrazione leggiamo ‘lodare, esaltare, glorificare persona o cosa – festeggiare solennemente’. Allora, essendo questo il significato, alcuna celebrazione può essere fatta ad un simile personaggio”-
E a chi afferma che la motivazione sia collegata al fatto che il filosofo sia stato un cittadino Castelvetranese, il comitato risponde che “anche Matteo Messina Denaro lo era, e certamente non si pensa assolutamente a celebrarlo se non essendo collusi con la mafia. Se si celebra un ideologo fascista non si è per caso collusi con l’ideologia fascista?”.
La nota termina con la speranza che “tutti i partiti antifascisti e i consiglieri comunali antifascisti possano portare l’amministrazione comunale alla revoca di tale celebrazione”.