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26/07/2013 06:35:00

Processo al "mago" di Trapani, a Settembre la sentenza. Estorsione, assolti due imprenditori

Slitta a settembre la sentenza del processo a carico di Giacomo Mannina, il « mago guaritore», di professione meccanico,  accusato di avere raggirato un autotrasportatore, estorcendogli dei soldi,  e violentato due donne in cambio dei suoi "servizi". 

 Il Tribunale, di Trapani  presieduto da Alessandra Camassa, ha deciso di sentire ulteriori quattro testimoni.
Tutto nasce da una denuncia di un autotrasportatore. Gaspare Di Fazio, che  riferì di essere stato costretto a consegnare a Giacomo Mannina  regali e somme di denaro per aver levato il malocchio.  Gli inquirenti hanno contestato al guaritore anche l'accusa di avere abusato di una donna che si era rivolta a lui per guarire da alcuni malefici. Nel corso delle indagini è emerso che l'uomo avrebbe abusato anche di una seconda donna. Il pubblico ministero Paolo Di Sciuva ha inoltre contestato all'imputato, poco prima della discussione finale, anche l'accusa di esercizio abusivo della professione di pranoterapeuta. Il magistrato aveva chiesto, al termine della sua requisitoria, la condanna di Mannina a sette anni e nove mesi di reclusione ed al pagamento di una multa di tremila euro. Prossima udienza il 17 Settembre. 

ESTORSIONE. Il Tribunale di Marsala ha assolto due imprenditori accusati di estorsione.  Si tratta della titolare di un'impresa di pulizie, Anna Matteo, e del marito, Gaspare Lo Grasso. I fatti sono relativi al 2005, quando l'impresa di pulizie marsalese vinse l'appalto al parco archeologico di Selinunte.  Secondo alcune delle lavoratrici i titolari dell'azienda pagavano meno di quanto dichiarato in busta paga, minacciando di cacciare chi osava protestare. Il pm Antonella Trainito aveva chiesto l'assoluzione.

LESIONI. Francesco Giacalone, dentista marsalese, 71 anni,  è stato assolto dal giudice monocratico Riccardo Alcamo del Tribunale di Marsala  dall'accusa di lesioni personali colpose gravissime. Al medico, difeso dall'avvocato Stefano Pellegrino,  si contestava di aver provocato un danno psicologico a due donne a causa di un intervento odontoiatrico.  I fatti risalgono al 27 aprile 2007, quando, secondo l'accusa, al poliambulatorio ex Inam di piazza Francesco Pizzo il dentista avrebbe utilizzato strumenti «non sterilizzati» con i quali, poco prima, era intervenuto su una paziente affetta da epatite C. Avrebbe così esposto Rosalba De Vita e Maria Grazia Gerardi al rischio di contagio, procurando, in tal modo, alle due pazienti «lesioni personali consistite in disturbi della sfera psichica, dai quali derivava, per entrambe, una malattia "nella mente" della durata indeterminata». Il giudice monocratico ha assolto il dentista «per improcedibilità».

DISSEQUESTRO.  Il Tribunale della libertà ha disposto il dissequestro di somme e beni sequestrati a un imprenditore marsalese che ha venduto merce per oltre 60 mila euro a persone che lo hanno pagato con carte di credito che, secondo la Procura, sarebbero state clonate o rubate all'estero (nord Europa, Usa e Quatar). Al centro della vicenda è Felice Tumbarello, titolare di un'azienda che realizza infissi: «Casa Bella» di contrada Cuore di Gesù. «Il mio assistito - ha spiegato l'avvocato difensore Stefano Pellegrino - non aveva modo di immaginare che si trattasse di denaro illecito».