Due transenne e altrettanti segnali stradali obbligano gli automobilisti a transitare solo su una semi-careggiata. Nell’altra, in direzione Ciavolo, in una delle due depressioni che si sono formate sul manto stradale vi è un piccolo cratere da dove esce dell'acqua, una vera e propria fontanella. A Marsala è risaputo che le vecchie cave di tufo costituiscono le fondamenta di molte aree abitate. La via Salemi, ma anche la zona della circonvallazione e dello stadio sono un esempio classico di come negli anni si sia edificato su terreni morfologicamente poco adatti. Ma se in via Tunisi l'intervento è stato tempestivo, reso necessario per ripristinare la conduttura idrica, non si capisce perché in via Istria, a poche centinaia di metri di distanza, non si è fatto ancora nulla per mettere in sicurezza la zona o per verificare la solidità del terreno sottostante.
Di operai e tecnici comunali non se ne sono visti, tranne che per la collocazione delle transenne e nulla più. Eppure, proprio la voragine nei pressi di piazza Caprera avrebbe dovuto suscitare una maggiore attenzione da parte degli organi competenti e farli intervenire nei punti critici già conosciuti per evitare il ripetersi di una situazione simile e così pericolosa per l'incolumità pubblica. Se la rete idrica vecchia e fatiscente è stata ereditata dalle vecchie amministrazioni - come ha detto il sindaco Adamo - poco importa, il problema di dissesto idrogeologico rimane in tutta l'area comunale e dovrebbe essere affrontato tempestivamente e dove è possibile prima dell'arrivo delle piogge autunnali che potrebbero accentuarlo.