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01/08/2013 06:00:00

Carcere di Trapani, manca l'acqua per le docce (ma si sta sempre meglio che al Cie)

 Gli oltre cinquecento detenuti del carcere San Giuliano di Trapani protestano per denunciare la carenza di acqua nei servizi igienici. 

Il problema è legato al protrarsi dei lavori di sistemazione della condotta principale che collega il dissalatore di Nubia con i Comuni dell`hinterland trapanese. Nell`istituto di pena la situazione è insostenibile: oggi, all`interno delle celle, lunedì il termometro ha toccato i 40 gradi. Il caldo torrido associato alla scarsità dell`acqua ha creato condizioni di grave disagio. 

Ma i detenuti del carcere sono trattati sicuramente meglio degli immigrati del Cie di Trapani Milo. Lo dice la delegazione della Unione delle Camere penali che ha visitato sia il Cie che il carcere di Trapani la settimana scorsa. "Al carcere di Trapani - dichiara Diego Tranchida, presidente della Camera penale di Marsala - la situazione è decisamente migliore rispetto al Cie. C'è qualche problema di sovraffollamento, ma non in tutti i padiglioni. La struttura è ben curata". "Abbiamo rilevato - ha detto Manuela Deorsola, componente della delegazione - condizioni di vita decisamente migliori rispetto ad altre carceri. Le celle del reparto di media sicurezza sono dotate di bagno e doccia. Nelle altre sezioni questo adeguamento non è ancora avvenuto. Però rispetto ad altre carceri ci sono condizioni di vita migliori e c'è una grande attenzione per il trattamento. Vengono effettuati dei corsi professionali ed altre attività. Riteniamo che il direttore Renato Persico e la polizia penitenziaria stiano facendo un ottimo lavoro».Sono 520 i detenuti reclusi attualmente nel carcere di San Giuliano. Il 10% in più rispetto alla capienza massima prevista. La presenza è soprattutto maschile. Le donne sono 22. Oltre 100 i detenuti ospitati nella sezione di massima sicurezza. Sessanta sono i reclusi protetti.