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27/08/2013 07:47:00

Rilasciato il peschereccio che era stato sequestrato in Tunisia

 E' stato necessario pagare una multa, ma alla fine il peschereccio mazarese "Pindaro" è stato rilasciato.

 Era stato sequestrato sei giorni fa da una motovedetta tunisina ai limiti della zona di ripopolamento ittico denominata "Mammellone". Ha lasciato  il porto di Sfax e si dirige verso Mazara. La societa' armatrice Ma.Gi.Mo. Srl ha pagato l'ammenda di circa 16mila euro stabilita dall'autorita' di vigilanza marittima.

A bordo ci soo sette uomini d'equipaggio

A darne notizia e' il presidente del Distretto Produttivo della Pesca, Giovanni Tumbiolo, che ha manifestato, attraverso una lettera "il suo personale apprezzamento - si legge in una nota - e della marineria mazarese al neo Ambasciatore d'Italia a Tunisi, Raimondo De Cardona, per il grande lavoro, professionalita' ed efficacia in merito alla vicenda, considerato anche il momento cosi' delicato e di transizione della storia della Tunisia".

Il "Pindaro" era stato sequestrato lo scorso 20 agosto con sette uomini d'equipaggio: tre sono mazaresi, tra i quali il comandante Vito Perniciaro, e quattro tunisini. Matteo Giacalone è l'armatore italiano.