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27/08/2013 07:05:00

Arriva la Tares a Marsala. La nuova tassa sui rifiuti è una batosta

E adesso sono botte pesanti per le già tramortite tasche dei contribuenti. E’ in arrivo la Tares la nuova e costosissima tassa sui rifiuti che graverà ancora di più sui marsalesi.

Prende il posto della Tarsu, che già nel 2010 era stata aumentata del 66%, e sarà ancora più cara. E la nuova tassa sui rifiuti arriverà addirittura prima di pagare l’ultima rata della Tarsu, che scade il 30 settembre. La prima rata della Tares scade infatti il prossimo 10 settembre ed equivale al 30% della tassa. La seconda rata il 31 ottobre (35%), la terza il 30 novembre (35%). Oppure per chi volesse pagare in un’unica soluzione, tutta la nuova super tassa potrà essere pagata il 31 ottobre. Tares che sostituisce la Tarsu, per un bisticcio di parole che crea una gran confusione, e tutto a spese dei cittadini. Ma cos’è la nuova tassa e a che serve? La Tares è il nuovo tributo sui rifiuti che oltre a incorporare la vecchia Tarsu ha con sé un altro balzello sui servizi comunali. In sostanza, a differenza della precedente, mira a coprire il 100% dei costi del servizio di raccolta rifiuti, e non solo l'80% come avveniva prima con la Tarsu. Ciò significa che il Comune di Marsala dovrà prelevare dalle tasche dei cittadini tutti i 14 milioni di euro che servono a pagare la raccolta rifiuti. La Tares appesantisce il metodo di calcolo e la base imponibile delle vecchie Tarsu e Tia. In primo luogo la Tares si pagherà sull'80 per cento della superficie calpestabile (le vecchie tasse-rifiuti invece sulla superficie dichiarata). Inoltre la Tares è gravata di un "balzello" di 30 centesimi al metro quadrato che dovrà servire per finanziare i servizi indivisibili dei Comuni (manutenzione delle strade, illuminazione pubblica, sicurezza ecc.) ma che in un primo momento verranno versati allo Stato. Il metodo di pagamento rimane lo stesso della Tarsu, ossia con i bollettini che arrivano a casa. La tariffa Tarsu all’interno della Tares, viene specificato nell’avviso pubblicato sul sito ufficiale del Comune di Marsala, sarà uguale al 2012. Quindi niente aumento al momento per quella porzione di tributi, anche se non è da escludere ulteriori incrementi per il prossimo anno. Inoltre, per come è stato deciso dal Governo, le prime tra rate d’acconto della Tares, o anche la soluzione unica con scadenza 31 ottobre, non potranno contenere la maggiorazione dei 30 centesimi a mq riservata allo Stato, che si pagherà nel saldo finale entro il 31 dicembre.
E vedremo cosa succederà in seno alla nuova commissione d’inchiesta che si è istituita in consiglio comunale proprio per cercare di capire perché siano aumentati i costi della raccolta rifiuti a Marsala. Commissione d’inchiesta sull’Ato Tp1 Terra dei Fenici, che come tutti gli altri Ato siciliani è in liquidazione e cesserà d’esistere il prossimo 30 settembre. Al loro posto dall'1 ottobre diventeranno operative le Srr (Società di regolamentazione del servizio rifiuti) previste dalla legge regionale 9 del 2010 di riforma del settore. La stagione degli Ato ha portato a raddoppiare, se non triplicare, la spesa per la raccolta dei rifiuti in Sicilia. A Marsala, per fare un esempio, si è passati dai 6 milioni di euro - quando il servizio era gestito direttamente dal Comune - a 14 milioni di euro l'anno con l'entrata in vigore dell'Ato nel 2009. E la commissione d’inchiesta presieduta dal capogruppo Psi in consiglio comunale Michele Gandolfo dovrebbe cercare di fare chiarezza. Intanto il servizio di raccolta rifiuti continua a fare acqua, e si nota di più in estate. Estate che ha visto Marsala, soprattutto in periferia, invasa dai rifiuti, con tantissime segnalazioni di piccole discariche a cielo aperto che si creano da un giorno all’altro.