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06/09/2013 05:21:25

I consiglieri all'assalto del sindaco Adamo. Fici: "Mi dimetto da capogruppo Pd"

Mercoledì sera Giulia Adamo era là, a Sala delle Lapidi. E si è assistito in diretta alla spaccatura tra il sindaco e la maggioranza che lo sostiene. Altro che animi caldi. I consiglieri non le hanno mandate a dire. Giulia Adamo sempre lì, seduta. A incassare il colpo, uno dopo l’altro, senza scomporsi. Da quelli dell’opposizione. Ininfluenti per la tempra della combattiva Giulia. I soliti Carnese, Di Girolamo, Genna e tutti gli altri via via a scivolare. Lei lì seduta. C’è da discutere di Marsala Schola, l’ente che lei voleva sciogliere già ad una settimana dall’elezione. È ancora là, con tutti i suoi costi. Con un presidente, Filippo Sparla, nominato da lei, che, alla faccia della politica della trasparenza che il sindaco ha sempre detto di voler portare avanti, era iscritto nell’elenco della loggia coperta Iside 2, che a Trapani negli anni ottanta gestiva occultamente la cosa pubblica. C’è da parlare dei 24 lavoratori che restano a casa con il nuovo appalto degli scuolabus. Si fa così, perché, a detta di Sparla e del sindaco, il servizio è più efficiente. Si fa così perché dicono che non ci sono soldi. Si fa così perché, dice la Adamo, è meglio pagare pochi lavoratori ma bene, che tanti e male. Si fa così, perché lo dice lei. “E allora – annuncia ad un certo punto il capogruppo del Pd Nicola Fici - se si fa così io mi dimetto da capogruppo”. Il sindaco sempre lì, seduta, non si scompone: “prendo atto della decisione”, e fa finta di niente. Fici ha deciso di dimettersi da capogruppo del Pd, ma c’è mancato poco che si dimettesse anche da consigliere comunale. Gli altri consiglieri lo hanno preso a braccetto e l’hanno convinto a restare. Il difficile ruolo del mediatore è spettato al presidente del consiglio comunale Enzo Sturiano. Non è il primo e non sarà magari l’ultimo a saltare il fosso. C’è tanto mal di pancia nella maggioranza. Le dimissioni di Fici arrivano per un motivo che a tutti è lampante. Il sindaco in questo anno di amministrazione ha sempre considerato il consiglio comunale superfluo. “Tanto ho già deciso”, ha detto sugli scuolabus dopo tutti gli interventi dei consiglieri. E il vaso è traboccato proprio sulla questione dei lavoratori scuolabus. “Vorrei sapere se siamo una forza politica utile all’amministrazione. Io mi sento tale, ma non vengo messo al corrente di quello che vuole fare l’amministrazione. Nessuno mi dice che c’è un atto d’indirizzo che porta a casa 24 lavoratori”. Ha riferito il giovane consigliere che intanto non esclude la sospensione dal partito se l’amministrazione non cambierà rotta. Le dimissioni da capogruppo di Fici hanno soddosfatto Enzo Sturiano: "Sono orgoglioso di questi consiglieri comunali giovani che hanno già una spiccata intelligenza politica", ha detto. Già qualche mese fa Fici ha avvertito il sindaco sulle scelte amministrative che stava andando a prendere, e soprattutto ha avvertito gli assessori del Partito Democratico. Tutto ciò in occasione del dibattito in consiglio comunale sulla richiesta di risarcimento danni fatta dal sindaco nei confronti del direttore di Marsala.it Giacomo Di Girolamo. "Invito gli assessori ad essere attenti sulle delibere approvate in Giunta - ha ricordato Fici - in quanto le stesse devono essere condivise dal partito ed andare in linea con i principi ispiratori del Partito Democratico". Nessuno ha ascoltato. L’altro avvertimento Fici l’ha fatto al sindaco Adamo sulle spese, dicendo di andarci piano, di consultarsi con i suoi riferimenti in consiglio comunale, oppure il Pd avrebbe bocciato il bilancio.
I fedelissimi del sindaco tengono botta a stento ai malpancisti interni alla maggioranza. Ieri, sempre per quanto riguarda la questione degli scuolabus, il sindaco alla fine, consigliata magari da qualcuno del suo entourage ha deciso di distendere un po’ gli animi e sedersi al tavolo con i lavoratori, i sindacati, l’impresa che ha vinto la gara per il servizio triennale. La soluzione non sembra così semplice. E si prevede un altro autunno molto caldo.