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20/09/2013 06:49:00

Il dopo Adamo dell'Udc. Il Sindaco di Marsala pensa a Renzi e Crocetta

 "Esaurita la spinta di rinnovamento dell'Udc". Ma quando mai. Più prosaicamente sarebbero altri i motivi che hanno spinto Giulia Adamo ad abbandonare l'Udc e a mettere la parola fine ad un rapporto che era ormai consumato da tempo. Il motivo è questo: l'estromissione di un suo fedelissimo, Rosario Asta, da segretario particolare dell'assessore regionale alla Famiglia Ester Bonafede. Asta è stato sostituito da una persona ritenuta il braccio destro del ministro Gianpiero D'Alia. Questo è quanto.
Nell'Udc siciliano, intanto, tirano un sospiro di sollievo. La coabitazione del nucleo storico del partito di Casini in Sicilia con la presenza di Giulia Adamo aveva prodotto non solo scarsi risultati elettorali, ma anche liti, tensioni e addii. Basti pensare, solo in provincia di Trapani, all'abbandono di tutto il gruppo che faceva riferimento all'ex presidente del consiglio provinciale, Peppe Poma.
Lo stesso D'Alia, ha comunque rilasciato la classica dichiarazione di rito per commentare l'addio di Adamo al suo partito: «Sono dispiaciuto per la decisione di Giulia Adamo, una grande amica prima ancora che una collega meritevole della massima stima. Mi auguro ci ripensi, perchè c'è bisogno del suo contributo nel percorso che ci porterà, in Sicilia come nel resto d'Italia, a costruire una grande casa per i popolari italiani».
Anche Mimmo Turano, che di Adamo è stato il primo avversario politico all'interno del partito si è detto "dispiaciuto". “Mi auguro che con Giulia Adamo vi possano essere le condizioni per superare ogni incomprensione", sono invece le parole del segretario dell’Udc siciliana Giovanni Pistorio “Credo che la scelta della Adamo – aggiunge il segretario regionale centrista - sia stata determinata da alcune vicende locali e ad una certa difficoltà a coniugare un’indole spiccatamente autonoma, che ben si concilia con il ruolo di sindaco, con le dinamiche a volte complesse di un soggetto plurale come l’Udc”. “In piena sintonia con lo sforzo di rinnovamento politico avviato già da tempo e con l’obiettivo ambizioso di costruire la nuova casa dei popolari italiani, auspichiamo – conclude Pistorio - che Giulia Adamo voglia condividere con noi la fatica di questo appassionante impegno”.
Al di là delle dichiarazioni di rito, l'Udc è pronta a riorganizzarsi e a raccogliere i cocci. Una campagna di reclutamento dei fedelissimi fatti fuori da Giulia Adamo è già in corso, e alcuni nomi, come quello di Massimo Grillo, sono pronti a riavvicinarsi al partito di Casini. Non a caso Massimo Grillo, un altro che ha girato molte parrocchie, dal Pdl a Fli, è stato uno dei grandi elettori di Mimmo Turano alle scorse elezioni regionali di Ottobre 2012.
E Adamo che farà? Le correnti di pensiero sono tre, e sapendo quante sono uterine le scelte del Sindaco di Marsala, sono tutte alle pari, come possibilità. La prima vuole Adamo vicinissima al Megafono di Rosario Crocetta, verso il quale non manca di lanciare messaggi d'amore da quando è diventato governatore. Amore ricambiato in parte. Sul porto di Marsala, la sfida impossibile del Sindaco, Crocetta ha fatto solo annunci "elettorali", evitando di impegnare il governo della Regione su una vicenda che a Palazzo d'Orleans sanno che porterà solo grane. E poi a Marsala Crocetta è già rappresentato da Antonio Parrinello. Il quale, certo, è andato sempre d'amore e d'accordo con Giulia Adamo (lei lo ha anche sostenuto alle ultime elezioni politiche), ma ultimamente ha voluto prendere le distanze da alcune posizioni del Sindaco.
La seconda via è quella più popolare al momento: Matteo Renzi. Come Giacomo Tranchida, Sindaco di Erice, anche Giulia Adamo potrebbe sposare la causa Renzi, indicato da tutti come il prossimo segretario del Pd e magari il prossimo presidente del consiglio. In realtà pare sia tutto pronto. L'unico particolare è che i renziani in provincia di Trapani, che già sono costretti a vedere nella loro corrente dirigenti del Pd che fino ad un minuto fa erano con Bersani, di Giulia Adamo non ne vogliono sentire parlare neanche da lontano.
La terza via è quella più accreditata. Un Sindaco che sta alla finestra, a vedere quello che succede, in attesa di giocare le sue carte. E che ha la grande tentazione, suggerita dai suoi falchi: mandare tutti a quel paese, Pd, Udc, Sturiano e soci, e realizzare il suo sogno segreto, da sempre: un governo degli "amici", come li chiama lei, dei suoi fedelissimi, e solo loro, pronto a fare la guerra a tutto e tutti - che è il modo di fare politica che ad Adamo è sempre piaciuto - sapendo di poter contare, ancora, dicono, su un vasto consenso popolare in città.