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26/09/2013 07:00:00

Consiglio comunale. Oggi si torna in aula, ma è sempre crisi in maggioranza

 Si torna in aula. Si torna a Sala delle Lapidi. I consiglieri comunali di Marsala iniziano un nuovo round stasera alle 17.30. A suonare il gong il presidente Enzo Sturiano, e si ricomincia proprio da dove si era lasciato, dalla vicenda degli scuolabus. Quella che non ha riservato “cazzotti” all’amministrazioni. Riepilogo delle puntate precedenti. Marsala Schola, quindi l’amministrazione comunale, ha aggiudicato alla ditta Dimensione Uomo 2000 la gestione del servizio scuolabus fino al 2016, con un anno di bonus. Da questo appalto, viene fuori che le linee vengono ridotte e che ci sono dei licenziamenti. Tanti, 26 tra autisti e assistenti. Sindaco Giulia Adamo ha di fatto dato l’indicazione del bando che prevede la riduzione delle linee degli scuolabus, e il taglio del personale per permettere, in pratica, a chi restava di avere uno stipendio “dignitoso”. Il sindaco aveva dato la linea delle 30 ore settimanali degli autisti. Succede una gran caciara, fuori e dentro Palazzo VII Aprile. Si apre un tavolo tecnico con amministrazione, sindacati, consiglieri, lavoratori, titolari della ditta, Marsala Schola. Si trova la soluzione, mica tanto. Perché adesso il monte ore arriva a 27 per gli autisti, e rimane a 24 per gli assistenti. Con questa manovra vengono salvati quattro autisti. Tutti gli altri a casa, con un licenziamento “dignitoso”. In tutto ciò si apre ancora di più la spaccatura tra maggioranza e amministrazione. La reazione più eclatante viene dal Pd, con Nicola Fici che decide di dimettersi da capogruppo. Oggi il primo punto all’ordine del giorno riguarda proprio questo. Proprio la questione degli scuolabus. E torna a parlare in aula Pippo Sparla, presidente dell’istituzione Marsala Schola, consulente fidato del sindaco. Non si tratta di una seduta aperta sul tema scuolabus, come avevano chiesto quasi tutti i consiglieri comunali. Quella forse si farà un altro giorno. In tutto ciò sono continuate le polemiche in questi giorni anche per la vicenda dello scioglimento dell’ex Gal con stoccate interne tra tutti i gruppi della maggioranza. Il sindaco Adamo è intervenuta comparando, in sostanza, la situazione dei lavoratori scuolabus con quella delle due lavoratrici della ormai sciolta Società Lilybeo Marsala. E allora ancora maretta. Con l’Udc Ginetta Ingrassia che accusa il Pd di poco coraggio uscendo dall’aula al momento del voto, e il Pd che risponde “allora perché voi vi siete astenuti?”. Tutto attorno ci sono i consiglieri e i gruppi che minacciano di uscire dalla maggioranza. Come Guglielmo Anastasi, che già da un po’ ha esternato il suo malessere. Il sindaco l’ha detto in più occasioni, e lo fa capire con i suoi comportamenti. I consiglieri comunali possono fare quello che vogliono, “io continuo per la mia strada, tanto la gente mi ha votata ed è con me”. E allora tira dritto. Nel frattempo si dimette dall’Udc. ll partito che ha presieduto e portato allo sbando in Sicilia fa parte del passato di Giulia Adamo. Cosa faranno i consiglieri del gruppo Udc? E quale sarà il prossimo partito del sindaco? Negli ultimi tempi non sono state così nascoste le simpatie della Adamo per Il Megafono del presidente della Regione Rosario Crocetta, che ha di fatto sostenuto alle ultime politiche. Ma Antonio Parrinello, referente marsalese del movimento di Crocetta, fa spallucce. Anzi è stato critico su certe scelte amministrative del sindaco Adamo, minacciando l’uscita dalla maggioranza del suo gruppo a Sala delle Lapidi. Al di là delle beghe politiche il consiglio comunale in due giorni, oggi e lunedì, ha tante cose di cui parlare. Sono 35 i punti all’ordine del giorno e oltre alla vicenda degli scuolabus c’è da discutere sulle modifiche dello statuto comunale, la “concertazione” con la Soprintendenza ai Beni culturali e ambientali sul “Piano paesaggistico ambiti 2-3”, l'”azione finalizzata a sostegno dell'aeroporto di Trapani-Birgi quale infrastruttura strategica per la crescita della provincia”. Più i tanti debiti fuori bilancio. E altri ordini del giorno, tra i quali uno sulla violenza contro le donne. E anche lì non sono mancate le polemiche con un’ultima nota della consigliera Ingrassia inviata ieri in cui manda una stoccata alle quattro consigliere che a fine agosto avevano puntato critiche sulla Commissione Pari opportunità: “si faccia meno polemica e siamo più partecipativi”, ha stigmatizzato Ingrassia. In sostanza, ogni argomento è buono per far caciara.