Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
29/09/2013 06:28:00

Indagato l'ambasciatore kazako tanto caro al Sindaco Adamo

 Non c'è che dire, Marsala gli ha portato bene. Molto bene.

La Procura di Roma ha iscritto nel registro degli indagati  Andrian Yelemessov, figura molto nota dalle nostre parti. E' stato infatti ospite d'onore, in un paio di occasioni, lo scorso Maggio, dell'Amministrazione Comunale di Marsala. Baci e abbracci con il Sindaco e Adamo e un incontro con gli operatori per promuovere uno scambio Marsala - Kazakistan organizzato dall'assessore Eleonora Lo Curto e con la muta presenza dell'assessore del Pd Antonella Genna. Adesso Yelemessov è indagato per sequestro di persona. Tutto ruota sempre intorno alla vicende dell' affaire politico-giudiziario del "sequestro" di Alma Shalabayeva, moglie del dissidente Mukhtar Ablyazov. «Noi abbiamo la convinzione che siano stati commessi degli abusi e delle omissioni gravi», ha sottolineato l'avvocato Astolfo Di Amato. Anche perché l'espulsione della moglie di Ablyazov sarebbe avvenuta con una rapidità «eccezionale» rispetto alla prassi. Alma Shalabayeva infatti, ricorda il legale, «è stata espulsa dall'Italia a 66 ore dal momento in cui della sua vicenda si sono occupati gli uffici del ministero e a 24 dalla decisione della prefettura». Tempi del tutto diversi dai soliti della giustizia-lumaca italiana.

Yelemessov avrebbe "ordinato" il sequestro proprio nei giorni in cui era a Marsala, ospite di riguardo della Giunta Adamo, che applaudeva al Kazakhistan, tacendo delle costanti violazioni dei diritti umani perpetrati dal regime di quel Paese.