Operazione congiunta del personale della sezione di p.g. dei Carabinieri della Procura della Repubblica di Marsala con quelli del comando stazione Carabinieri di Mazara del Vallo ieri, nell’ambito di una più ampia e organica attività di contrasto ai reati in danno di soggetti rientranti tra le cosiddette “fasce deboli”. L’attività è stata coordinata dalla Procura della Repubblica marsalese e ha consentito di applicare la misura cautelare dell’allontanamento dall’abitazione familiare, a un uomo di 52 anni, M.P., di Mazara del Vallo, indagato per i reati di maltrattamenti in famiglia e lesioni ai danni dei genitori e della sorella. Le indagini svolte nel corso di questi mesi hanno consentito di appurare che per decenni, e anche fino a pochi giorni fa, gli stessi congiunti dell’indagato, sono stati vittime delle sue violenze. Il provvedimento, in linea con le innovazioni volute dal legislatore con la legge sul femminicidio, richiesto dal pm, dottor Scalabrini,e totalmente recepito dal gip che lo ha emesso, vieta, tra l’altro, all’uomo di avvicinarsi a meno di 150 metri alla casa familiare o ai luoghi frequentati dalle sue vittime. Il 52enne incriminato, ritenuto dunque pericoloso per l’incolumità dei suoi familiari, è stato affidato ai servizi sociali del Comune di Mazara del Vallo. Un provvedimento che, dopo anni di angherie e soprusi, è volto a restituire tranquillità a quel nucleo familiare finora sottomesso.