In arrivo per la sanità siciliana un'altra stagione di riduzioni. Lo ha annunciato ieri il presidente della VI Commissione all'Ars, Pippo Digiacomo (Pd), nel corso di una conferenza stampa.
«Contro i tagli ingiustificati ai posti letto e alle unità operative - ha detto senza mezzi termini Digiacomo - mi metterò alla guida dei rivoltosi. Non passerà dalla mia Commissione alcun provvedimento che soddisfi ipotesi di tagli dietro le minacce dei poteri romani che si rivolgono a noi qui in Sicilia brandendo la mannaia. Sono in forno provvedimenti di tagli a posti letto e unità operative. Questi li prenderò e li cestinerò. In Sicilia si corre troppo dietro ai numeri, dimenticando i cittadini».
Il presidente della Commissione ha poi sciorinato alcuni numeri che devono fare riflettere: «In Sicilia il tasso dei posti letto è del 3,1% rispetto alla popolazione, in Veneto del 3,6% - ha aggiunto -. Non dobbiamo dunque tagliare, ma ottimizzare. Mi giunge invece notizia che ci sia una sorta di accanimento in corso su tagli che, lo dico fin da subito, non accetteremo, non saremo con i poteri romani, tagliassero i posti letto altrove invece di venire da noi».
L'esponente del Pd ha presentato una proposta che vuole l'apertura notturna dei centri di analisi e diagnostici per ridurre i tempi di attesa e l'abolizione dei ticket sanitari nell'Isola. «È venuta l'ora di dare ai cittadini la percezione che qualcosa nella sanità siciliana funzioni, visto che pagano per questo l'Irpef e l'Irap più alte d'Italia».
Un appunto "pepato" lo ha rivolto all'assessore alla Salute, Lucia Borsellino: «È brava e capace, ma non è più un dirigente generale, oggi è assessore. Le consiglio di essere più decisa. Spesso siamo stati d'accordo sugli obiettivi, ma se passano i mesi e non accade nulla, c'è qualcosa che non va».
Infine altro capitolo affrontato dall'esponente del Pd quello degli aspiranti candidati alla poltrona di direttore generale delle 17 aziende sanitarie ed ospedaliere dell'Isola. «La commissione Sanità - ha detto Digiacomo - valuterà i 17 commissari candidati a diventare manager attraverso il loro operato in questo anno di esercizio, non certo attraverso i risultati di un test di logica».
La Commissione, infatti, in settimana si troverà ad esaminare le candidature a manager tra cui ci saranno anche gli attuali 17 commissari straordinari di Asp, ospedali e Policlinici. Digiacomo ha contestato il sistema dei test di logica a cui sono sottoposti i candidati e ha chiosato: «La commissione farà le sue valutazioni non certo chiedendo agli eventuali futuri manager quanti triangolini entrano in un cerchio, ma piuttosto come hanno operato e quali risultati sono stati prodotti rispetto ai 54 punti del programma».