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29/10/2013 06:20:00

Il destino di Birgi e la lentezza dei Comuni. Addio di Ryanair sempre più vicino

 Continuano le polemiche sull'aeroporto di Trapani - Birgi, il "Vincenzo Florio". Dopo che la Regione ha acquisito le quote della Provincia di Trapani, si pensava che la strada per il rilancio dell'aeroporto fosse in discesa. E invece non è così, perchè dai 24 Comuni della provincia di Trapani arrivano parole, parole, ma nessun impegno concreto (soldi) per garantire il rinnovo del contratto con il vettore Ryanair fino al 2019, e la Camera di Commercio si sta rilevando una cabina di regia inefficiente. Qualche giorno fa è stato il senatore Antonio D'Alì che ha  ha chiamato in causa sindaci e consigli invitandoli a fare presto.  D'Alì ha bocciato il ruolo di coordinamento della Camera di Commercio che ha finora fatto da cabina di regia per coordinare le scelte dei Comuni. L'incertezza che sta condizionando l'attuale fase di confronto sul futuro di Birgi preoccupa anche l'onorevole Mimmo Turano, che ha chiesto l'intervento del prefetto Leopoldo Falco: «Ritengo che sia necessario un nuovo tavolo di concertazione per riunire tutte le parti in causa e per un confronto anche sul futuro assetto dell'aeroporto. La Prefettura di Trapani e sua Eccellenza il Prefetto sono la garanzia e lo strumento virtuoso che dobbiamo sfruttare per imprimere una svolta nel cammino del rilancio di Birgi. Dopo le recenti prese di posizione sulle prospettive dell'aeroporto reputo necessario fare un altro passo avanti. Avevo già espresso, riservatamente, al Prefetto, le mie preoccupazioni. Ma di fronte all'attuale situazione di stallo sento la necessità d'invitarlo, pubblicamente, a convocare tutti i protagonisti di questa vicenda. Bisogna fare chiarezza fino in fondo. E' tempo di responsabilità e di concretezza. L'aeroporto di Birgi non può attendere oltre. E' un volano di sviluppo che va salvaguardato, così come è stato fatto negli ultimi anni. La compagnia aerea Ryanair attende una risposta seria e positiva del territorio. Non sa che farsene delle diatribe locali o degli sterili narcisismi che sono andati in scena in questi mesi». 

Le amministrazioni locali che intendono partecipare all'azione di co-marketing per promuovere lo scalo ed il territorio devono predisporre la delibera per l'istituzione della tassa di soggiorno, se non ce l'hanno già, e mettere i soldi nel bilancio.  L'attività di co-marketing è stata stimata in 3 milioni di euro. Ma finora soltanto la Camera di Commercio è uscita allo scoperto deliberando un contributo di 250 mila euro. Il Comune di Erice ha annunciato un intervento finanziario non inferiore a 50 mila euro. I Comuni hanno chiesto un incontro con il presidente Rosario Crocetta per fare il punto della situazione. La Ryanair deve però programmare la stagione estiva ed ha bisogno di certezze.

Ieri nel dibattito è intervenuto anche il Sindaco di Trapani, Vito Damiano:

"Non posso non condividere le preoccupazioni di quanti in questi giorni stiano lanciando grida d'allarme sul futuro dell'attività aeroportuale.
Mi chiedo: è mai possibile che si pensi di programmare il futuro una settimana prima?
Quando qualche mese fa, in occasione di una delle tante, forse inutili, riunioni proposi di affidare alla Camera di commercio il compito di 'raccogliere i fondi' fra i propri iscritti, visto che sono i diretti e più immediati beneficiari del grande flusso turistico, e che i Comuni, rappresentanti delle comunità anch'esse beneficiate dalla molteplicità dei voli, avrebbero fatto la loro parte assicurando il legittimo contributo (e Trapani, nonostante le notorie difficoltà, ha appostato in bilancio 150 mila euro), si disse che era buona l'idea ma nulla ebbe a realizzarsi.
In ordine alle considerazioni sulla Camera di Commercio espresse dal Sen. D'Alì, quindi, non posso che essere daccordo.
Una riflessione andrebbe fatta , invece, su Airgest e sul suo piano industriale.
A chi ha lamentato (o si è lamentato) un maggiore e più incisivo intervento dei Comuni, dico che era rimasta solo la ...manifestazione di piazza!"