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31/10/2013 17:32:00

Nasce il portale per sapere dove, quando e come curarsi in Italia

 ' una bussola per orientarsi sui trattamenti sanitari migliori in tutta Italia, regione per regione, il portale "Dove e come mi curo" (www. doveecomemicuro. it), che è stato appena inaugurato dopo due anni di accurato lavoro scientifico e che ha anticipato il servizio pubblico che dovrebbe lanciare il Portale della Trasparenza di Agenas. Anche la Sicilia vanta le sue punte di eccellenza, e ogni cittadino potrà sapere a quale struttura rivolgersi sul territorio (o quale evitare) per curare le proprie patologie.
La consultazione del sito è alla portata di tutti e le risposte sono immediate, sulla base di una banca dati realizzata secondo gli standard internazionali più all'avanguardia. Uno strumento semplice e attendibile, dunque, per garantire l'accesso alla più ampia platea possibile, così come ha stabilito la direttiva europea 2011/24/Ue che riconosce ad ogni cittadino dell'Unione il diritto di decidere liberamente dove ricevere assistenza sanitaria in ciascuno dei 28 Paesi membri. Da anni in Inghilterra sono state messe on line tutte le informazioni necessarie alla scelta (comprese quelle sui singoli professionisti). Ora anche l'Italia si è adeguata, attraverso il portale che punta ad assicurare piena trasparenza, limitando il rischio di incappare in centri sanitari non all'altezza delle singole necessità. A garanzia del risultato c'è il lavoro effettuato da un gruppo di ricercatori, supervisionati da un Comitato Scientifico di valore internazionale, che ha raccolto, elaborato e spiegato in modo semplice i complessi dati ed indicatori sanitari.
Per ogni Regione sono presi in considerazione gli ospedali a rilevanza nazionale i presidi ospedalieri della Asl, e le case di cura, con la segnalazione dei relativi indicatori di performance: semaforo rosso, per i livelli mediocri, semaforo verde per le eccellenze. Le graduatorie includono solo le strutture migliori per la gestione di un certo tipo di problema sanitario. Anche a colpo d'occhio, insomma, attraverso le tabelle riportate nel sito, si può individuare il posto migliore per un trattamento su misura.
Per la Sicilia, tra le 126 strutture analizzate, sono indicati diversi semafori verdi. Il maggior numero è assegnato, per gli indicatori relativi alla gestione di malattie cardio e cerebrovascolari, a due presidii: l'ospedale Buccheri la Ferla Fatebenefratelli di Palermo, e l'ospedale R. Guzzardi di Vittoria. Per l'ictus, invece, eccelle la casa di cura So. Ge. Sa. Spa. di Gela. Quanto all'infarto, disco verde a tre ospedali di rilevanza nazionale: il Cannizzaro di Catania, il Villa Sofia di Palermo, il Civico Fatebenefratelli di Palermo.
Un numero inferiore di semafori verdi è assegnato alla gestione del parto: tre ospedali di rilevanza nazionale (il Garibaldi di Catania a Nesima, l'Azienda ospedaliero-universitaria G. Martino di Messina, il Cervello di Palermo) e un presidio ospedaliero (l'ospedale Maggiore di Modica). Nessuna casa di cura risulta adeguata agli indicatori di performance richiesti, che includono anche il numero di parti cesarei effettuati annualmente (volume che, quando è elevato, è considerato garanzia di sicurezza e che l'accordo Stato-Regioni del dicembre 2010 fissa in almeno 1000 nascite).
Nelle tabelle delle graduatorie siciliane si possono individuare i migliori centri anche per altre patologie e tecniche d'esame: dal tumore intestinale e polmonare all'infarto, dall'insufficienza cardiaca alla frattura del femore, fino all'artroscopia del ginocchio.