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31/10/2013 09:23:00

Un'interrogazione all'Ars del Movimento Cinque Stelle sulla tendopoli di Campobello

 Nei giorni scorsi è pervenuta una segnalazione dal Meetup di Campobello di Mazara in merito alla situazione deplorevole che gli attivisti del M5S di Campobello di Mazara hanno riscontrato in contrada Erbe Bianche.

Alcuni attivisti del meetup di Mazara del M5S, congiuntamente con gli attivisti del meetup di Campobello di Mazara, dopo aver effettuato un sopralluogo ed aver verificato che, a poche centinaia di metri dal centro abitato di Campobello di Mazara (TP), è stata allestita una vera e propria tendopoli per ospitare i numerosi extracomunitari giunti nel trapanese per lavorare come braccianti agricoli, hanno riscontrato una situazione letteralmente raccapricciante.

La tendopoli rappresenta l`unico rifugio per gli extracomunitari che vengono ingaggiati per lavorare in campagna, quasi esclusivamente con il sistema del caporalato.

Capanne costruite nel fango, con teli di plastica e pezzi di legno, con sacchi di immondizia ovunque e uno spesso ed intenso fumo nero che proviene dai fuochi accesi su vecchie lastre di eternit che sprigionano polveri di amianto contornati dalla presenza di numerosissimi insetti, pidocchi e sporcizia varia.

Purtroppo per accendere i riflettori dell`opinione pubblica sulle condizioni disumane in cui vivono i circa 600 extracomunitari, provenienti soprattutto dal Sudan, dal Senegal e dal Ghana, impegnati nella raccolta stagionale delle olive e nella vendemmia nel trapanese, è stata necessaria la morte di uno di loro, un ragazzo di 20 anni originario del Senegal di nome Ousmane Diallo, morto in seguito all`incendio divampato all`interno di una delle tende nel campo improvvisato a Campobello di Mazara.

Dal sopralluogo è emerso che all`interno del disumano campo non sono presenti né allacci di acqua e nemmeno servizi igienico-sanitari (non c`è neanche un bagno), non c’è un’infermeria e non ci sono medicinali, sono presenti solo piccoli serbatoi che non possono mai soddisfare l’approvvigionamento idrico. L’impressione, agghiacciante, è stata di essere in un luogo ben peggiore di un campo di concentramento.

Allertato il capo di gabinetto della Prefettura di Trapani, Umberto Massocco, ha assicurato che «l`Ufficio territoriale del governo sta valutando come intervenire, anche attraverso l`ausilio della commissione prefettizia (che regge le fila del Comune di Campobello di Mazara sciolto un anno fa per infiltrazioni mafiose) per cercare di migliorare le condizioni di vivibilità» del campo.

Considerato che, nonostante con ampio anticipo, già nel mese di giugno scorso, alcuni volontari di associazioni locali avevano inviato una nota alle autorità corredata di una precisa richiesta, ossia quella di attrezzare l’area con strutture idonee, che avrebbero almeno evitato il verificarsi della tragedia, si è ritenuto opportuno presentare una interrogazione (primo firmatario il cittadino portavoce del M5S Sergio Tancredi)

Al Presidente della Regione; All’Assessore regionale della famiglia, delle politiche sociali e del lavoro:

PER SAPERE:

se non ritengano necessario un intervento urgente, di concerto con le competenti autorità, al fine di attrezzare l`area dei servizi igienici e di un presidio sanitario;

attraverso quali strumenti e procedure urgenti intendono adoperarsi affinché si rendano umane le condizioni di vita degli abitanti della “tendopoli” di Campobello di Mazara;

quali misure urgenti intende adottare per contrastare il fenomeno del “caporalato”, che rappresenta la causa primaria che genera condizioni di vita disumane come quelle che visibili a tutti nella tendopoli di Campobello di Mazara.