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05/11/2013 07:05:00

Di Girolamo: "Vinci chiarisca. Ma se ha anche un minimo di colpa deve dimettersi"

Alberto Di Girolamo, neo segretario del Pd di Marsala, una delle prime cose che ha fatto una volta eletto è stato l’incontro con il sindaco Giulia Adamo. C’erano anche gli assessori del Pd, Antonio Vinci e Antonella Genna, e l’assessore Benny Musillami. Com’è andato quest’incontro?

E’ stato un incontro istituzionale che mi è sembrato giusto fare con tutti, sia con l’amministrazione che con il presidente del consiglio comunale. Ma anche con gli altri partiti e con le associazioni di categoria. E’ stato un incontro di cortesia, ecco.

C’era anche il vicesindaco del Pd Antonio Vinci. Di recente ha ricevuto dalla Procura di Marsala un avviso di garanzia per peculato continuato. La vicenda si riferisce all’utilizzo dell’auto blu del Comune di Marsala, secondo le indagini, usata da Vinci per fini personali. Cosa ha detto al vicesindaco?

Ho detto quello che penso. Innanzitutto, massima fiducia nella magistratura. E’ importante che Antonio Vinci chiarisca al più presto possibile questa situazione. Se ha un minimo di colpa si deve fare da parte. Gli auguro di chiarire. Ma ho accettato accettato di fare il segretario di questo partito perchè per me la questione morale è fondamentale. Questione morale e legalità devono stare al primo posto di un partito che vuole rinnovarsi.

Lei dice che Antonio Vinci deve chiarire. Ma a chi? Alla Procura, al partito, ai cittadini?

Innaniztutto al Procuratore. Io poi vorrei vedere le carte prima di pronunciarmi. Aspettiamo come si sviluppa la faccenda e poi vediamo. Mi hanno chiamato a fare il segretario di questo partito e sanno come la penso sulla legalità, sulla questione morale, sull’uso di mezzi pubblici per fini personali. La politica deve essere a servizio della gente, non a servizio personale.

Uno dei problemi che ha avuto il Pd con il sindaco Adamo, che sostiene, è stato quello del dialogo. In questo incontro avete parlato di come lavorare insieme, e di come risolvere i problemi che ci sono tra Pd, maggioranza e amministrazione?

Penso che i partiti devono fare politica, non a chiacchiere ma concretamente. Dobbiamo parlare di quello che interessa alle persone. Dei problemi sociali, della sanità, delle scuole, del lavoro. Su questo il partito deve avere idee e confrontarsi con l’amministrazione. I partiti hanno un compito, l’amministrazione ne ha un altro. Spero di riuscire a realizzare queste idee. Ci confronteremo con tutti con le nostre proposte.Faremo sentire la nostra voce. E la prima cosa che farò saranno dei gruppi del lavoro per mettere in campo proposte per risolvere i problemi.

Ok, i gruppi di lavoro.... Ma se poi, alla fine, il sindaco fa sempre di testa sua?

Spero di no. Può essere normale che il sindaco decide da solo se noi non abbiamo proposte. Noi presentiamo le nostre proposte, ci confrontiamo e poi vediamo come decide il sindaco.Vediamo cosa ne pensa la maggioranza in consiglio comunale. Sempre se esiste una maggioranza in consiglio comunale. I partiti sono scomparsi. Ad esempio avevo chiesto di incontrarmi con gli altri segretari.....

Ma non ci sono, non c’è l’Udc, non c’è il Pdl. Non c’è nulla..

Infatti. Questo è un problema drammatico per tutti. Però ci provo.

Lei è segretario del Pd, candidato unico e votato da tutti, dopo un periodo di grandi lacerazioni all’interno del partito. Come ci è riuscito?

Io non pensavo di fare il segretario del Pd. Un paio di settimane prima del congresso hanno cominciato a telefonarmi dicendomi, appunto, che il partito era spaccato e che ero l’unico a mettere insieme questo partito per andare avanti.

L’hanno lusingata…

Sì, mi è sembrato esagerato dire che sono l’unico. Poi in tanti hanno ancora insistito, e ho detto, “ok, proviamoci”. Ma ci proviamo ad alcune condizioni.

Ha usato il pugno duro. Che condizioni ha posto?

Innanzitutto che scompaiano tutte le aree. Dobbiamo parlare tutti assieme di proposte, di cose concrete. Alla gente non interessano le liti. Se ci sono le condizioni darò la mia esperienza, per quel che posso fare, per la mia città. L’ho fatto per la città, non per altro. Siccome penso che il partito sia importante, possimao utilizzare il partito per migliorare le condizioni sociali ed economiche di questa città. Ho detto “se non si fa così resto a casa”. Allora tutti hanno accettato.