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05/11/2013 06:50:00

Castiglione: “Per Ryanair rimane poco tempo. Facciamo qualcosa”

C’è un grade dibattito sul futuro dell’Aeroporto di Birgi e in particolare sul futuro del rapporto con  Ryanair. Un dibattito che va avanti da tempo, soprattutto da quando è cominciata la liquidazione della Provincia Regionale di Trapani che dell’Airgest, la società che gestisce il Vincenzo Florio, era la principale azionista. Le azioni della Provincia ora sono della Regione Siciliana. C’è da capire, adesso, cosa succede con Ryanair. Salvatore Castiglione, presidente dell’Airgest, lei è intervenuto in questi giorni dicendo che i rapporti con la compagnia low cost sono ottimi, ma bisogna fare presto per rinnovare il contratto 2014-2019. “I Comuni devono fare la loro parte” ha detto. Nel frattempo il senatore D’Alì ha lanciato un grido d’allarme dicendo che sta andando tutto in fumo.

Corro il rischio di essere ripetitivo, ma è da più di un anno che diciamo che c’è l’urgenza di ridefinire il contratto con la Ryanair. Ho sentito l’obbligo di intervenire davanti al rincorrersi di notizie su una situazione di assoluta emergenza. Quello che non è stato evidenziato è che l’Airgest continua a lavorare, continua a interloquire col vettore, anche se in maniera sempre più sofferente, per potere definire una soluzione positiva, anche all’ultimo istante. Su questa scadenza del contratto abbiamo iniziato a informare gli enti già nell’ottobre 2012.

Tanto per cambiare, l’Aeroporto è anche un terreno di scontro politico oltre che una infrastruttura da sviluppare. E molte dichiarazioni di politici vanno lette in questo senso.

Purtroppo sì. Avremmo voluto meno dibattito e più fatti. Adesso ci siamo ridotti ad appioppare ad altri responsabilità che sono comuni.
 

In questi giorni alcuni Comuni, però, hanno detto che faranno la loro parte. Che sono disposti a investire dei soldi propri sull’aeroporto. Come Erice, Trapani. Sinceramente, si fida?

In tutta questa vicenda la fiducia va scemando in vista della scadenza del contratto.

Allora è tutto perso...

Devo dire che ancora c’è la possibilità di poter recuperare, altrimenti non saremmo qui a fare di tutto in maniera molto seria e responsabile, anche al di sotto delle righe, perchè c’è chi spesso va al di sopra delle righe.

Chi?

Concentriamoci sui fatti. Non sulle polemiche.

Il sindaco di Marsala Giulia Adamo ha invitato il presidente della Regione Crocetta a rimuovere il management dell’Airgest, tra cui lei. Indiscrezioni dicono che il sindaco prema perchè commissario dell'Airgest diventi il presidente della Camera di Commercio, Pino Pace.

Data la difficoltà del momento, non credo sia il caso di parlare di queste cose. Poi è una storia vecchia, che poi potremo riprendere. Ma al momento no. Su Pino Pace mi sembra risulti solo un’indiscrezione della stampa. Noi tentiamo fino all’ultimo momento di far capire quanto sia necessario concludere questo accordo.

Nei Comuni si parla in termini politici dell’aeroporto. Ma non in termini pratici. La newco, la nuova compagnia, raccoglierebbe i soldi dei comuni per fare un’azione di co-marketing. Sotto questo aspetto come vanno le cose?

Qualche settimana fa la Camera di Commercio, che è tra i soci dell’Airgest, ha mandato a tutti i 24 comuni della provincia di Trapani una ipotesi della newco che deve essere costituita. Attraverso la newco i Comuni potrebbero far confluire, attraverso co-marketing, le risorse necessarie anche attraverso la tassa di soggiorno (ma non esclusivamente).

E i Comuni come stanno rispondendo?

Ancora nessun consiglio comunale ha discusso della newco, qualche consiglio comunale ha messo all’ordine del giorno la discussione dell’imposta di soggiorno. Nient’altro. E’ come se stessero definendo di dare la patente a qualcuno ma poi non gli comprano la macchina. L’unica certezza per la newco è lo stanziamento di circa 250 mila euro della Camera di Commercio.

Il sindaco Adamo chiede anche che fine abbiano fatto i due milioni di euro stanziati come riparazione del danno all’aeroporto quando ci fu la guerra in Libia.

Abbiamo impiegato già una parte di questi fondi nella copertura della tratta Birgi-Fiumicino, cosa che prima non c’era. Vogliamo continuare questo tipo di servizio perchè abbiamo visto che funziona, è gradito, e ci consente di restare collegati a un importante aeroporto internazionale con tutte le ricadute positive che si possono avere con i voli intercontinentali. A questo sommeremo, a breve, con una gara comunitaria, l’istituzione di nuove rotte internazionali che non siano quelle già coperte da Ryanair. L’azienda alle polemiche risponde sempre con gli atti, le documentazioni, i fatti in sostanza. Così abbiamo sempre fatto, mantenendo un livello di serietà istituzionale.