La Cassazione ha confermato la condanna a sette anni di carcere inflitta, per associazione mafiosa, il 17 ottobre 2012, dalla sesta sezione della Corte d'appello di Palermo a Salvatore Messina Denaro, 60 anni, fratello maggiore del boss latitante Matteo Messina Denaro. Il procedimento è uno stralcio di quello scaturito dall'indagine della Dda «Golem 2». In primo grado, Salvatore Messina Denaro era stato condannato dal gup di Palermo Lorenzo Matassa a 10 anni di carcere, in continuazione con una precedente pena a 9 anni. Ad 8 anni, invece, sempre per mafia, fu allora condannato Andrea (detto Giovanni) Craparotta. La sentenza del gup fu confermata in appello. Adesso, però, per Craparotta la Cassazione ha annullato la condanna con «rinvio» davanti ad altra sezione della Corte d'appello. Confermata, invece, la condanna a un anno e 8 mesi per Raffaele Arimondi, accusato di fittizia intestazione di beni.