Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
12/11/2013 20:00:00

Sui terreni confiscati alla mafia la "Prima raccolta della legalità"

Da terreni confiscati alla mafia Saman produrrà l’ “Olio di Casa Nostra”. In un fondo donato dal comune di Trapani “Saman” svilupperà un progetto sociale mirato, da una parte, alla rivalutazione del bene e dall’altra all’inserimento socio-lavorativo di giovani svantaggiati. Mercoledi 13 novembre alle ore 10.30 verrà avviata la “Prima raccolta della legalità”. Nei terreni, operatori, ospiti e volontari avvieranno la raccolta delle olive dal quale nascerà l’ ”Olio di Casa Nostra” . Nel progetto, ambizioso e impegnativo, l’associazione si avvarrà della preziosa collaborazione del noto agronomo trapanese Bartolo Giglio che ha, volontariamente, messo a disposizione le sue competenze e la sua esperienza. Contestualmente Saman presenterà anche il progetto di collaborazione con il comune di Marsala e l’Associazione Libera relativo alla raccolta di firme per presentare una proposta di legge al Parlamento italiano. Durante il “Festival de beni confiscati alla mafia” che si è svolto proprio nel comune lilibetano è infatti partita la proposta di chiedere al Parlamento la nascita di una legge che preveda, nel caso del sequestro dei soldi alla criminalità mafiosa, che questi fondi vengano messi a disposizione del territorio in cui il sequestro è avvenuto. La richiesta al Parlamento avverrà attraverso una raccolta di firme. Ne servono almeno cinquantamila per potere presentare la proposta di “legge di iniziativa popolare”. Si tratta di un istituto legislativo che prevede appunto che i cittadini possono presentare o al parlamento o a un ente amministrativo locale, un progetto di legge che sarà discusso e votato. L’associazione Saman, nello sposare in pieno l’iniziativa, si è messa a disposizione per promuovere e gestire la raccolta delle firme per la zona di Trapani. Le prime firme saranno raccolte già mercoledi 13, ma chi volesse può apporre la propria firma anche recandosi in Via Clemente 10/A o in Via Marconi 345 (Erice) dove ha sede l’Associazione Saman. Una sede anche questa cosi come gli uliveti, prima nella disponibilità della mafia. Si tratta dello stabile che fu del capo mafia trapanese Vincenzo Virga . “Come Gruppo Saman – dichiara Gianni Di Malta vice presidente nazionale - ci riteniamo assolutamente soddisfatti del lavoro che abbiamo sviluppato negli anni in questo territorio. Avere ottenuto la concessione di beni confiscati alla criminalità mafiosa, sono il segno tangibile di come, con dedizione e caparbietà, abbiamo lavorato con, e per, questo territorio con grande onestà e trasparenza. Siamo ormai una realtà che si muove su più fronti, anche se la nostra missione principale è quella di recuperare vite attraverso i percorsi terapeutici che siamo in grado di fornire a chi ci chiede aiuto”.