Domenica c’è stata, a Trapani, l’assemblea precongressuale di Sinistra Ecologia e Libertà. Fino a qualche tempo fa ne faceva parte anche Gaspare Giacalone, sindaco di Petrosino. Le manca Sel?
Non avverto più di tanto la mancanza. Sto bene così.
La commissaria liquidatrice dell’Ato Belice Ambiente ha detto che molti comuni non pagano, e questo è pesante in una situazione in cui ci sono 300 persone senza stipendio da mesi. Lei però ha voluto precisare che Petrosino è in regola.
Sì abbiamo voluto precisare che abbiamo tutti i pagamenti in regola e che abbiamo rispettato gli impegni presi. Gli 11 comuni che fanno parte dell’Ato erano stati convocati in Prefettura per parlare della situazione dell’Ato e dei lavoratori che non percepiscono gli stipendi da 4 mesi. Ognuno di noi aveva preso degli impegni davanti anche ai sindacati. Noi li abbiamo rispettati. La nostra precisazione era dovuta anche per la cittadinanza, perchè ad un certo punto si era paventato il rischio di un’interruzione del servizio. Ma noi abbiamo pagato e così non sarà.
L’hanno "sfasciata", sindaco…
Esatto, mi hanno “sfasciato”.
Dei ladri sono entrati al comando dei vigili urbani e hanno rubato la fascia tricolore del sindaco e una macchina fotografica.
Sì, ma non voglio dare dettagli sulla dinamica dell’accaduto anche per rendere più facile il lavoro di chi sta indagando.
E’ un gesto grave?
Per quanto mi riguarda sì. Non perchè lo dico io ma perchè lo dice la legge. Nel codice penale si parla di vilipendio dei simboli della bandiera.
Secondo lei è stato qualche balordo un gesto simbolico, un’intimidazione?
Questo cercheremo di capirlo collaborando con gli inquirenti di cui mi fido ciecamente. Dico solo che se doveva essere un gesto simbolico è stato totalmente inutile. Continuerò ad andare avanti con le azioni concrete, con i fatti, a rappresentare democraticamente il mio ruolo e a servire lo Stato e la mia gente.
Questi gesti, se simbolici, sembrano fatti senza cervello. Perchè possono voler significare che anzi si sta andando nella strada giusta.
Voglio azzardare a dire che forse la tempistica è stata sbagliata.
Perchè?
Perchè la settimana scorsa ho vissuto la mia prima settimana da sindaco.
In che senso? Lei è sindaco da un anno e mezzo.
Nel senso che finora mi sono sempre occupato delle emergenze, non ho rivestito il mio ruolo di sindaco in un paese normale dove l’amministrazione si occupa di programmare per il futuro qualcosa. In questo anno e mezzo mi sono dovuto occupare delle tante emergenze che ci sono in città. Adesso siamo giunti al punto in cui siamo riusciti a inserire nel bilancio una certa progettualità. Questo grazie a una azione di risanamento e risoluzione delle emergenze che abbiamo affrontato. Siamo in una fase nuova della mia amministrazione, quindi c’è tutto l’entusiasmo e la determinazione ad andare avanti. Un gesto del genere a maggior ragione risulta inutile.
Il senatore del Pdl Antonio D’Alì, che è relatore della legge di stabilità, ha presentato, a nome del partito, un emendamento che prevede la vendita delle spiagge ai privati per racimolare 5 miliardi di euro. La spiaggia di Torrazza a Petrosino insegna che già molte spiagge sono in mano ai privati. Come la vede questa proposta di D’Alì?
Le proposte di legge se fatte da un singolo parlamentare hanno un peso. Se fatte a nome di un intero gruppo hanno un peso maggiore. E quella di D’Alì desta molta attenzione proprio perchè fatta a nome del Pdl che è una forza politica importante all’interno del Parlamento. Va presa con una certa serietà. E’ a tutti noto come la penso sulle spiagge private. Vogliono venderle? Benissimo, hanno trovato un acquirente nel Comune di Petrosino che si sta invece muovendo per acquisirne una, quella di Torrazza, e renderla finalmente pubblica.