Il consiglio comunale di Marsala va in tilt sulla Commissione d’Inchiesta sull’Ato TP1 Terra dei Fenici e sulla relazione presentata dal suo presidente Michele Gandolfo. Non era tra i punti all’ordine del giorno, ma la discussione sui lavori della Commissione è stata al centro dell'ultima seduta del consiglio. La Commissione, istituita per far luce sui motivi che hanno portato all’aumento spropositato del servizio di raccolta rifiuti ha iniziato a lavorare il 30 luglio scorso. Il consigliere Michele Gandolfo è intervenuto in aula ricordando che proprio nella giornata del 14 novembre 2013 sono scaduti i termini e pertanto ha presentato la relazione finale. Su questa si è infiammato il dibattito. Come da prassi per la politica marsalese, c’è una relazione, protocollata al Comune, ma non c’è accordo in consiglio comunale né tra i membri delle stessa commissione. Da un lato si sono schierati i consiglieri che hanno firmato la relazione: Gandolfo, Augugliaro, Carnese, Pino Milazzo, tra coloro che hanno firmato c’è anche il consigliere Coppola. Dall’altro chi non ha firmato: Luigia Ingrassia (Udc) e Arturo Galfano (Udc), ed è contrario anche il Presidente del Consiglio Enzo Sturiano, che nella mattinata di giovedì aveva proposto una proroga dei lavori. Gandolfo ha riferito che da quando la commissione è stata istituita, ha ripetutamente chiesto i documenti sia all’Ato (al suo liquidatore Antonio Provenzano) che all’amministrazione comunale, ma che questi non sono mai stati consegnati, non permettendo il normale svolgimento del lavoro d’inchiesta, e ricordando, anzi, che è giunta una nota da parte di Provenzano che, inopportunamente richiede copia dei verbali di tutte le sedute della commissione.
Per Gandolfo, quindi, la richiesta di una proroga è incomprensibile, visto che non c’è la volontà dell’Ato di collaborare. “Con una proroga dobbiamo andare a spiegare alla Corte dei Conti che il nostro lavoro continua anche se non siamo messi nelle condizioni di poterlo svolgere. Il sottoscritto è stato costretto a chiudere i lavori e presentare la relazione”. D’accordo con Gandolfo il consigliere di opposizione Giuseppe Milazzo: “La Commissione aveva un tempo determinato da questo consiglio e alla scadenza si doveva arrivare ad una relazione. E’ la pura verità che non eravamo nelle condizioni di poter lavorare. Da mesi chiediamo queste carte, ma non ci sono mai pervenute”. Di parere contrario il consigliere Arturo Galfano (Udc) membro della commissione che si è rifiutato di firmare la relazione perché a suo dire presenta degli errori. “Non mi sento di firmare una relazione del genere - ha detto -. In parte la condivido, ma chiedo una proroga che possa chiarire tutti i nostri dubbi”.
Anche Luigia Ingrassia (Udc) si è dichiarata contraria a questa relazione, ma fa di più, annuncia che ne ha una propria: “Oggi era l’ultima giornata della commissione d’inchiesta. I cittadini aspettano. Ma si è giunti ad una valutazione incompleta. Sono sempre stata contraria alla proroga, ma oggi ero consapevole che fosse necessaria, e ho preso le distanze da questa relazione finale. Speravo si giungesse ad una unità d’intenti, ma così non è stato. Anche io ho pronta una mia relazione”. Il presidente Sturiano ha chiuso dicendo che sarà convocata una seduta consiliare per discutere della Commissione d’Inchiesta e che si intesterà la richiesta di proroga: “La Commissione è stata istituita per fare chiarezza sull’Ato TP1. A noi spetta il dovere di dire ai cittadini perchè si è passati da una spesa di 8 milioni a 15 milioni di euro per la spazzatura. Dobbiamo scoprire il perché di questo aumento di costi. E per questo nessuno si può opporre ad una Commissione che deve fare luce su tutto ciò. In tal caso ne dovrà rispondere nelle sedi di competenza. Non capisco, dunque, il documento di chiusura presentato da parte di Gandolfo”. Dal caos totale che si sta creando attorno ai rifiuti è chiaro che della gestione del servizio e delle relative tasse che i cittadini devono pagare si continuerà a dibattere in consiglio comunale nei prossimi mesi. Intanto, la relazione presentata dal consigliere Gandolfo - di cui vi parleremo dettagliatamente la prossima settimana - boccia il servizio e si conclude con l'invito fatto all'amministrazione comunale a rescindere il contratto con l'AtoTP1 Terra dei Fenici per gravi ed insanabili violazioni al contratto stipulato tra lo stesso Comune e l'Ente.