E' stato siglato questa mattina a Roma nella sede di Unioncamere il protocollo d'intesa tra la stessa unione delle camere di commercio d'Italia, l'associazione di Don Luigi Ciotti Libera, il comitato albo nazionale gestori ambientali e Legambiente per ''per favorire la prevenzione e il contrasto della criminalita' economica e il ripristino della legalita' in ambito ambientale, attraverso azioni volte a promuovere una maggiore cultura ambientale nelle attivita' imprenditoriali, con la diffusione di pratiche e comportamenti virtuosi, la conformita' normativa e una gestione sostenibile a vantaggio del territorio e dei cittadini''. Occasione per la firma e' stata la Giornata per la trasparenza e la legalita' nell'economia a cui hanno partecipato, oltre al presidente di Unioncamere Ferruccio Dardanello e quello di Libera Don Luigi Ciotti, anche il procuratore nazionale antimafia Franco Roberti, il segretario generale della presidenza del consiglio dei Ministri Roberto Garofoli e, infine, il capo del corpo forestale dello Stato Cesare Patrone. Per Dardanello, ''promuovere la legalita' e' una grande occasione per l'Italia: l'economia illegale altera le regole del gioco e distorce il mercato, svilendo cosi' il lavoro, mortificando gli investimenti, distruggendo la prioprieta' intellettuale, ostacolando il credito e intimidendo la liberta' d'impresa''. ''Ripristinare un contesto di chiara e leale competizione tra i soggetti del mercato - ha concluso il suo intervento il presidente di Unioncamere - e' condizione imprescindibile per un sistema economico moderno e sviluppato, giusto ed attrattivo: la lotta alla criminalita' economica e' una priorita' del terzo millennio''. In una delle indagini presentate da Unioncamere, infatti, emerge che nel 2012 ben 11 milioni e 275mila italiani (il 18% della popolazione, quindi) risiedevano in province in cui il rischio usura e' considerato basso. Don Ciotti e' poi intervenuto prima ricordando la vicinanza di Libera alla Sardegna e ai suoi abitanti, gravemente colpiti dall'alluvione. Poi ha fatto un appello alla comunita' italiana tutta ''affinche' le firme non rimangano solo firme ma diventino un'assunzione di responsabilita': siamo - ha detto - tutti corresponsabili di quello che avviene anche a livello ambientale'', facendo riferimento al recente 'stupore' per la Terra dei Fuochi: ''mi stupisco di chi si stupisce - ha detto il presidente di Libera - perche' tutti sapevamo e tutti siamo corresponsabili''. Inoltre Don Ciotti ha ricordato il rapporto di Legambiente relativo ai reati ambientali nel 2012, che ammonterebbero a oltre 34mila per un giro d'affari di 15 miliardi di euro: ''dobbiamo essere etici in ogni aspetto della nostra vita - ha continuato - e soprattutto dobbiamo essere eretici: eresia deriva dal greco 'scelta', eretico e' quindi colui che sceglie. Chi sceglie di non rassegnarsi alle ingiustizie, chi non si rassegna al 'sonno della coscienza'''. Infine, Don Ciotti ha invitato tutti a lavorare per una maggiore democrazia: ''la nostra - ha concluso - e' una democrazia incompiuta, perche' non realizza inclusione sociale, che dovrebbe essere l'interesse e il fine ultimo di ogni politico'