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20/11/2013 06:10:00

Antenna e stazione di servizio a Sappusi. Legambiente all'attacco di Adamo

 Le spiegazioni del Sindaco di Marsala Giulia Adamo, non convincono. Il suo tentativo di distrarre i ragazzi delle scuole superiori dall'antenna che la sua azienda di famiglia sta piazzando a Sappusi vicino a tre istituti superiori e un istituto comprensivo, oltre che alle case popolari è andato in scena lunedì. Adamo ha scritto una lettera ai dirigenti scolastici degli istituti coinvolti in questa protesta e ha detto: è tutto in regola, perchè invece non fate un'indagine sulle antenne radiotelevisive del nostro territorio?  

Polemiche finite? Ma quando mai Mentre il Pd è in un silenzio sempre più imbarazzato, adesso all'attacco del Sindaco va la principale associazione ambientalista, Legambiente, che chiede ad Adamo di revocare tutti i provvedimenti, quelli cioè che riguardano sia la stazione di servizio sia l'antenna, e che la coinvolgono direttamente, perchè si tratta di permessi concessi alla sua azienda, la Adamo Petroli. 

A parlare per conto del circolo di Marsala è l'avvocato Maria Letizia Pipitone:


Esprimiamo la nostra totale contrarietà alla realizzazione di un distributore di carburante nelle immediate vicinanze di ben tre scuole marsalesi: il liceo socio psico pedagogico; il liceo scientifico e la scuola elementare e d’infanzia Asta. Riteniamo illegittima la concessione edilizia rilasciata dal comune di Marsala per la realizzazione di detto impianto nel quartiere di Sappusi che, oltre ad essere tra i più densamente abitati, è il luogo della città con la maggiore presenza di edifici scolastici. Inoltre sul terreno ove sorgerà l’impianto è già stata eretta una torre di parecchi metri di altezza di telefonia mobile grazie alla concessione del medesimo sito da parte della società Adamo Ignazio & Figli srl alla Telecom Italia. Non sfugge a nessuno che la società in questione è la stessa di cui la nostra primo cittadino è comproprietaria. Anche per questo, per fugare ogni dubbio sull’evidente conflitto d’interessi, chiediamo al Sindaco e all’amministrazione comunale la revoca immediata, in autotutela, delle concessioni e delle autorizzazioni edilizie rilasciate per la realizzazione dell’impianto e dell’antenna di telefonia mobile. Stupisce davvero che il comune di Marsala, in assenza di piano regolatore, alla conformità del quale le concessioni dovrebbero essere subordinate, abbia consentito la realizzazione dell’impianto di distribuzione di carburante. Stupisce ancor di più che l’impianto in questione, confinante con le scuole suddette, abbia potuto ottenere l’approvazione delle autorità preposte alla sicurezza e prevenzioni incendi il cui parere è vincolante per la sua realizzazione. Ai cittadini di Marsala, agli studenti in mobilitazione e alle madri del quartiere non sfuggono gli enormi pericoli per la salute e la sicurezza che derivano dalla realizzazione dell’impianto e dall’istallazione dell’antenna. Siamo solidali con loro e ci uniamo alle loro proteste chiedendo alle forze politiche di maggioranza e di opposizione di impedire che dette opere siano portate a compimento. Chiediamo, inoltre, che Marsala si doti subito degli strumenti regolatori previsti dalla legge per impedire che casi analoghi si debbano verificare in futuro. Vogliamo che i luoghi dove i nostri figli trascorrono metà della loro giornata siano privi di fonti di inquinamento elettromagnetico e di pericolo di esplosioni.