Stipendi ballerini per i bagnini che quest’estate hanno prestato servizio nelle spiagge di Marsala.
La denuncia arriva direttamente dai lavoratori che si sono visti arrivare delle buste paga con importi molto inferiori rispetto a quanto stabilito nel contratto con la cooperativa che si è aggiudicata l’appalto per la vigilanza delle spiagge: la Cooperativa Letizia.
Gli stipendi sono arrivati già in ritardo ai 28 bagnini che hanno lavorato nei mesi di luglio e agosto, oltre un mese dopo la fine del servizio, quando gli anni precedenti venivano dati degli anticipi. Il ritardo nei pagamenti sarebbe scaturito dal fatto che il Comune di Marsala e la Cooperativa non avevano ancora firmato il contratto per l’appalto. Un appalto che la Cooperativa Letizia di Marsala si è aggiudicata applicando un ribasso del 18% circa sull’importo a base d’asta di quasi 97 mila euro. Torrette, ombrelloni, salvagente, e poi i bagnini che devono avere in tasca un attestato di qualifica. Il tutto a spese di Regione (50%) Provincia e Comune di Marsala (25% a testa), che ha anticipato per tutti aspettando l’accredito.
Sul contratto che i bagnini hanno firmato l’importo lordo pattuito era di 2027,20 euro per i due mesi di lavoro. In busta paga invece compare l’importo di 1647 euro al lordo delle ritenute. Poi c’è l’ulteriore taglio. Ad alcuni infatti è stato fatto un pagamento di 1052 euro, ad altri bagnini, partendo dallo stesso importo in busta paga sono stati accreditati circa 1400 euro, ad altri 1300. Le voci in busta paga, per tutti i bagnini, sono uguali. I documenti sono identici. Cambia solo l’importo. “Non riusciamo a spiegarcelo - dicono gli stessi lavoratori - il calcolo pare sia stato fatto in base alla nostra dichiarazione dei redditi, ma è una cosa che non riusciamo a concepire. Dobbiamo essere pagati per il nostro lavoro, non per il nostro reddito. Anche i nostri consulenti ci hanno detto che la vicenda è molto strana. Abbiamo chiesto alla cooperativa ragguagli sul calcolo, abbiamo chiesto chi fosse il loro consulente per capire il motivo di questi tagli pazzi in busta paga, ma non ci hanno fornito ulteriori informazioni”. In più sono stati diminuiti i giorni di lavoro. “Avevamo lavorato 55 giorni ma in busta paga ne hanno contato uno in meno, ci hanno spiegato che l’avevano fatto per far lavorare altre persone. Ma noi quel giorno abbiamo comunque lavorato”. Le buste paga sono proprio ballerine, raccontano i bagnini. “C’è addirittura chi ha lavorata una settimana meno e ha preso lo stesso importo di chi ha lavorato di più”.
Da qualche anno il servizio di vigilanza delle spiagge viene affidato a delle cooperative o ditte esterne al Comune tramite gara d’appalto. Tutto ciò per tagliare i costi a carico dell’Ente che fino a qualche anno fa gestiva in house il servizio “arruolando” i bagnini attraverso graduatorie che poi garantivano profili contrattuali con più tutele per il lavoratore. Oggi invece, i bagnini assunti dalle cooperative sono, innanzitutto, meno rispetto agli scorsi anni (quando se ne contavano una cinquantina) e con tipologie contrattuali meno stabili.