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22/11/2013 04:32:00

Sondaggio Demopolis, ecco il centrodestra dopo la scissione

 
Per il 67% degli italiani la scissione del PDL era ormai inevitabile, essendo da tempo troppo lontane le posizioni di “falchi e colombe”. È un’opinione che appare però minoritaria tra quanti avevano votato il partito di Berlusconi alle ultime Politiche, secondo i quali sarebbe stato preferibile mantenere l’unità del Partito. È uno dei dati che emerge da un sondaggio realizzato per Otto e Mezzo dall’Istituto Demopolis.
Tra gli elettori del PDL, oltre sei su dieci si sentono ancora oggi politicamente vicini a Silvio Berlusconi e a Forza Italia. Circa un terzo, invece, si riconosce in Alfano e nel nuovo Centrodestra. La sensazione complessiva, espressa dal 68% degli italiani intervistati da Demopolis per il programma condotto su LA7 da Lilli Gruber, è che comunque - dalla separazione consumata in casa del PDL - il Governo guidato da Enrico Letta esca per il momento rafforzato e più stabile, anche in vista del voto al Senato sulla decadenza di Berlusconi.

“Una parte rilevante dell’opinione pubblica appare convinta di essere di fronte ad una separazione consensuale. È un convincimento – sostiene il direttore di Demopolis Pietro Vento – derivante in parte dalla storia dei due leader, ma anche dal tono delle ultime dichiarazioni di Alfano e Berlusconi. Per il 75% degli italiani, Forza Italia e Nuovo Centrodestra saranno alleati alle prossime Elezioni Politiche; appena il 18% la pensa diversamente”.

Demopolis ha fotografato il peso dei due partiti all’indomani della scissione. Se il 12 novembre il PDL conquistava il 23%, oggi Forza Italia si attesta al 17%, mentre il Nuovo Centrodestra si posizionerebbe al 9%, traendo beneficio – in base ai dati del Barometro Politico Demopolis - dalla forte esposizione mediatica e da una ampia capacità di attrazione di specifici segmenti dell’elettorato centrista che aveva scelto Mario Monti alle Politiche di febbraio. Berlusconi ed Alfano, insieme, otterrebbero il 26%: 3 punti percentuali in più, con una crescita complessiva del consenso elettorale. Oggi Forza Italia e Nuovo Centrodestra – secondo l’Istituto diretto da Pietro Vento - conquisterebbero insieme oltre 8 milioni di voti: 800 mila in più rispetto al febbraio scorso.