Il Nuovo Centrodestra, dopo Catania, debutta anche a Palermo alla presenza dell'ex presidente del Senato, Renato Schifani, della sottosegretario alle Attività produttive, Simona, Vicari, il coordinatore regionale Dore Misuraca e numerosi deputati regionali, sindaci e consiglieri comunali. Un primo incontro con quanti hanno aderito al movimento nato da pochi giorni, dopo la messa in soffitta del Pdl. Si avvia così l'organizzazione della nuova forza politica, attesa nella prossima primavera da due appuntamenti elettorali: le amministrative e le elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo. «Saremo presenti con le nostre liste e non faremo alcun apparentamento con altre forze politiche», ha sottolineato Schifani, che ha aggiunto: «Partiremo con delle sottoscrizioni non appena regolarizzeremo giuridicamente la struttura di partito. Non abbiamo finanziamenti pubblici. Vogliamo essere un partito snello, sobrio, non un partito strutturato che si basa sulla contribuzione volontaria. La politica ha bisogno di idee e di presenze sul territorio non di apparati».
Per Schifani, la scelta di fondare un nuovo partito è stata fatta per continuare ad interpretare i veri valori del berlusconismo: «Io e Angelino Alfano ci stiamo mettendo il nostro coraggio per tornare ad un partito della democrazia e del merito. Quel che mi addolora è vedere che chi si erge oggi a difensore di Berlusconi diceva di lui cose indescrivibili anni or sono, c'è da tremare. Non accetto di stare al fianco di queste persone, ecco il motivo per cui non abbiamo aderito a Forza Italia. Chiediamo di dare una mano a due siciliani che hanno lanciato la sfida del cambiamento. Una scommessa difficile che sappiamo di potere vincere, dando voce ai territori».
Ncd in Sicilia può contrare su 1 parlamentare europeo, 8 senatori, 7 deputati e 7 deputati regionali. «Numeri in crescita - ha rilevato Misuraca - che dimostrano la bontà della scelta di prendere le distanze da posizioni estremiste. E la numerosa presenza di amministratori locali ne è la conferma».
Mercoledì prossimo, Ncd voterà al Senato contro la decadenza di Silvio Berlusconi, ma continuerà a sostenere il governo Letta. Si dà per scontato che Forza Italia passerà all'opposizione. «Noi continueremo a sostenere questo governo - ha detto Vicari - perché crediamo che il Paese non si possa permettere, in questo momento, una crisi al buio ed essere consegnato all'estrema sinistra o alle forze grilline».
Sia Schifani che Vicari, ieri hanno lasciato il Senato dove le commissioni lavorano al disegno di legge di stabilità che non piace ai berlusconiani. «Abbiamo cercato di apportare delle modifiche - ha detto la sottosegretario - a favore della Sicilia». Schifani non ha dribblato la domanda su una eventuale apertura al governo Crocetta: «E' un tema politico che affronteremo con Alfano. Non vi è dubbio che non abbiamo vinto le elezioni e, quindi, staremo all'opposizione. Tutte le volte in cui occorrerà confrontarsi col governo nell'interesse dei siciliani non ci tireremo indietro, ma niente forme di collaborazionismo nascosto o subdolo. Faremo tutto alla luce del sole». Un'apertura accolta favorevolmente dal ministro della P. a., Gianpiero D'Alia, «perché potrebbe affrancare il governo Crocetta dalla presenza di alcuni mercenari».
Il debutto di Ncd ha avuto anche un nota polemica. L'ex presidente dell'Ars, Francesco Cascio, ha definito impresentabili quanti fino a poco tempo fa erano contro Berlusconi e adesso si schierano al suo fianco. Gli ha replicato il coordinatore regionale di Grande Sud, Michele Mancuso: «Consiglierei a Cascio di pensare alla sua d'impresentabilità. Spero che rinsavisca e chieda scusa a Miccichè». Ma Cascio: «Non ho fatto alcun nome. Se qualcuno si è risentito, significa che ha qualche nervo scoperto».