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25/11/2013 06:55:00

Damiano punta sulla differenziata. Ma a Trapani si pagherà una Tares salatissima...

 Il Comune di Trapani ha deciso di puntare sulla raccolta differenziata. I dati, per ora, sono bassissimi, 17%, fuori da ogni minimo imposto dalla legge. Ed è per questo che il Sindaco Vito Damiano ha annunciato di aver dato mandato alla Trapani Servizi per un mettere su un costoso piano operativo che mira a fare superare la raccolta oltre il 60%. Ci riuscirà? L'obiettivo è arrivare al 65% nel 2015, con una tappa intermedia al 40%. Il sistema, naturalmente, sarà quello del "porta a porta", che si fa ormai dappertutto, nei piccoli e medi centri, come a Marsala. A Trapani non si fa perchè, per una strana vicenda, denunciata dalla commissione di inchiesta sull'Ato, la raccolta nel capoluogo, per conto dell'Ato, è gestita non dal gruppo Aimeri ma da Trapani Servizi, che non ha mai fatto la raccolta porta a porta, come avviene invece in tutti gli altri Comuni dell'ambito territoriale. Il progetto è stato presentato alla Regione e dovrà avere il via libera del Consiglio Comunale.
«Si tratta - ha dichiarato il sindaco Vito Damiano- di un sistema di raccolta che punta sulla collaborazione dei cittadini. Attiveremo un'ampia campagna informazione e proseguiremo quella nelle scuole. Le nuove generazioni sono fondamentali. I giovani possono essere da esempio per le loro famiglie». La «differenziata» partirà, presumibilmente, dalla prossima primavera. Saranno eliminati i 900 cassonetti sparsi per il territorio comprese le frazioni. Rimarrà il centro di raccolta comunale. La raccolta riguarderà organico, carta, plastica e vetro. Il primo verrà raccolto 3 volte a settimana, 2 volte a settimana l'indifferenziato. Si scende ad una volta a settimana per carta e plastica e una volta ogni 15 giorni per il vetro. Per l'organico ci sarà una bio-pattumiera, di diversa dimensione se per utenza singola o condominiale. Per le utenze non domestiche previsto il ritiro di carta e cartone e imballaggi in plastica. Verranno installati contenitori per i rifiuti pericolosi, mentre gli ingombranti saranno raccolti con un servizio a domicilio. Ci sarà un numero verde per le segnalazioni. La «Trapani Servizi» sarà il gestore unico del servizio, finora una parte è stata svolta dal Comune direttamente ed il ritiro degli ingombranti è stato appaltato all'esterno. «La società - ha sottolineato il sindaco - sarà potenziata. Ci saranno investimenti sui mezzi e sul personale che va formato. Con la "differenziata" ridurremo i costi ed i benefici si potranno registrare nel pagamento della tassa sui rifiuti quando il nuovo sistema entrerà a regime».
Il ritiro dei cassonetti sarà progressivo, programmato per quartieri.  Il progetto - rientra nell'Ambito di Raccolta Ottimale - prevede anche la gestione dell'impianto di compostaggio e della discarica, oltre ad una serie di servizi accessori come lo spazzamento delle strade. Quanto costerà tutto? 8 milioni di euro. I controlli per far rispettare le nuove regole saranno a carico del Comune che ha però deciso di utilizzare le associazioni di volontariato oltre al personale della «Trapani Servizi».

Chissà se i trapanesi saranno contenti. Per ora tutte le attenzioni sono concentrate sull'aumento mostruoso deliberato dal consiglio comunale sulla Tares: +150%. La più alta d'Italia, secondo alcuni. L'aumento della tassa sui rifiuti per il Comune di Trapani  è dovuto da un lato all'aumento dei costi della raccolta dei rifiuti (e appena entrerà in vigore la differenziata, i costi aumenteranno ulteriormente...). Fino all'anno scorso costava 10 milioni di euro ora è invece di 14 milioni di euro.C'è poi da dire che la Tares, a differenza della sua "genitrice" Tarsu, copre tutti i costi, il 100%, e non solo una parte. Ora valgono i metri quadrati e la propensione a produrre rifiuti.   
«Il sindaco Damiano - ha dichiarato il neo segretario comunale del Pd Francesco Brillante - conferma il trend già iniziato nel 2001, con la prima gestione del sindaco Fazio. Quello di scaricare integralmente il costo dei servizi sulle tasche dei cittadini. Ci troviamo di fronte ad un aumento del 150%». Le tariffe della Tares sono state approvate in Consiglio comunale con 14 voti a favore (Peppe Bianco, Guaiana, Andrea Vassallo, Cafarelli, Mangano, Carpitella, Barbera, Sveglia, Pumo, Guarnotta, La Porta, La Pica, Cavarretta e Lamia) e 12 contrari (Salone, Giovanni Vassallo, Abbruscato, Colbertaldo, Briale, Nino Bianco, Ruggirello '53 e Ruggirello '58, Ravazza, Giarratano, Mannina e Grignano). Il presidente del Consiglio comunale Peppe Bianco che ha voluto ringraziare chi ha votato a favore, come lui, la delibera: «Non è stata una decisione facile, né indolore. Una scelta difficile ma obbligata - ha detto - Le nuove leggi in materia di finanza non lasciavano alternative. Populismo e demagogia non servono. Il sacrificio richiesto è per evitare pesantissimi tagli ai servizi».  
L'assessore comunale alle Finanze Francesco Mazzara, dentro e fuori l'aula, ha difeso l'operato dell'amministrazione: «Abbiamo agito con senso di responsabilità, consapevoli delle questioni da affrontare».

Salone e Briale, consiglieri comunali, insistono: "L'amministrazione Damiano avrebbe potuto proporre di rimanere con la vecchia TARSU così come hanno fatto tantissimi comuni della Sicilia e d'Italia e così come previsto dal D.L. 102 senza mettere le mani nelle tasche dei cittadini trapanesi, cio' avrebbe consentito un aumento minimo soltanto degli 0,30 cent. mq. richiesti dal governo".