Imprese, quote societarie, fabbricati, terreni, veicoli e disponibilità finanziarie, per 160 milioni, sono stati confiscati dalla Guardia di finanza a un esponente della famiglia mafiosa di Carini (Pa) e a un imprenditore ritenuto contiguo alla cosca. Tra i beni confiscati, due ville del valore di un milione, intestate a un prestanome di Vincenzo Pipitone, 57 anni, originario di Torretta (Pa), condannato nel 2007. L'altro destinatario del provvedimento di confisca è Lorenzo Altadonna, 51 originario di Carini (Pa).
A Vincenzo Pipitone, sequestrati una società operante nella costruzione di edifici; una società operante nel commercio di elettrodomestici; una Ditta individuale operante nella costruzione di edifici; una ditta individuale operante nel commercio all’ingrosso di elettrodomestici; 12 immobili (ville di pregio, appartamenti e box) siti a Carini (PA); 4 terreni siti a Carini (PA); 9 rapporti bancari; 3 polizze vita e 4 autoveicoli (tra cui una Jaguar).
A Lorenzo Altadonna, sequestrati una società operante nella costruzione di edifici; una società operante nella vendita al dettaglio di abbigliamento; una ditta individuale operante nella costruzione di edifici; una quota del 50% di società operante nella costruzione di edifici; 39 terreni siti a Carini (PA), Valderice (TP) e Campobello di Mazara (TP); 17 immobili (ville di pregio, appartamenti, magazzini e box) siti a Carini (PA), Terrasini (PA) e Valderice (TP) 3 opifici commerciali siti a Carini (PA) e 2 autoveicoli.