Nell’arco di sole due settimane, dall’annuncio del presidente Silvio Berlusconi al consiglio nazionale del 20 novembre scorso, sono già quaranta i club costituiti nell’hinterland trapanese dal Consigliere Comunale Francesco Salone e da una pattuglia di amministratori locali impegnati a ricostituire il partito, e diversi sono in fase di istituzione da parte di altri esponenti locali. A Trapani ne sono stati costituti 14; ad Erice 5; a Valderice 5, a Paceco 3, a Favignana 3, a San Vito Lo Capo 2, a Buseto Palizzolo 3, a Custonaci 1, A Marsala 4.
«L’alto numero dei club costituiti conferma, ancora una volta, come l’hinterland trapanese sia tra i più “recettivi” del messaggio politico di Berlusconi e della sua proposta di “rivoluzione liberale”. Il collegamento stretto ed aderente alle istanze del territorio – spiega Francesco Salone – è dato dalla costituzione dei Club rionali (ecco perché sono ben 14 nel capoluogo) o di ambiti territoriali peculiari, come per esempio Marettimo. Sono già una ventina gli amministratori locali, consiglieri comunali e assessori, che hanno contribuito a costituire i Club e con i quali mi sono ritrovato volenterosamente in questa azione politica di base».
Tra questi spiccano nomi di politici di consolidata esperienza: l’ex Sindaco Gaspare Ernandez e i Consiglieri Totò Braschi e Pietro Torrente nelle Egadi; Giovani Vassallo a Trapani; Pino Carnese a Marsala; il Presidente del Consiglio di Custonaci Giovanni Oddo e l'Assessore Filippo Castiglione a Custonaci; il consigliere Franco Galante a San Vito Lo Capo; l'ex sindaco di Valderice Camillo Iovino.
«I club – ricorda Salone – sono aperti a tutti e chiunque può farsi parte diligente nel costituirli, ecco perché abbiamo lavorato intensamente con l’intento di costituire una ‘base’ consapevole ed autonoma che non ha bisogno di riferimenti di vertice a livello provinciale ma intende essere una forza politica diffusa, aperta alle adesioni libere e spontanee che non trovino argine in una classe dirigente arroccata su posizione di potere precostituite».
«Un orientamento che è risaltato alla convention, presso l’affollato Auditorium della Conciliazione, per la nascita dei club animati dalla gente prima che dai dirigenti di partito. L’atmosfera che abbiamo inteso trasferire nei nostri club del trapanese, ed in ciò, per quel che mi riguarda, mi conforta anche l’orientamento condiviso con l’onorevole Renata Polverini, è che prevalga la voglia di tornare tra le persone, la voglia di fare, la voglia di crederci. Solo tornando al contatto tra le persone e con le persone si difende la democrazia. A Trapani – conclude Salone –, come in ogni altra città d’Italia, stiamo segnando l’inizio di un nuovo percorso, forti, degli ideali coltivati in vent’anni di buona politica, forti di un unico leader che è guida del partito che rappresenta libertà e democrazia».